BASTIA UMBRA – In vista del prossimo consiglio comunale che si dovrebbe riunire il 30 gennaio la lista civica e Forza Italia incalzano la maggioranza su due questioni importanti. Rosella Aristei e Adriano Brozzetti hanno depositato proprio ieri una mozione, corredata da 50 foto, in cui sollecitano un programma di interventi di riqualificazione urbana. Parimenti chiedono al sindaco di inserire adeguate risorse finanziarie nel bilancio 2006 per consentire l’intervento immediato, e nel piano pluriennale delle opere pubbliche a sostegno degli interventi a lungo termine. Inoltre i due rappresentanti della lista civica propongono la predisposizione di un progetto e di una normativa di arredo urbano “tipicizzato per singoli elementi attuabili in tutto il territorio tenendo presente le necessarie e opportune differenziazioni”. Da ultimo chiedono di vincolare il rilascio delle autorizzazioni di piani attuativi e delle concessioni di permessi a costruire all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla predisposizione di percorsi pedonali e ciclabili e di isole per i contenitori dei rifiuti.
Il gruppo consiliare di Forza Italia-Cdl chiede invece la convocazione del consiglio comunale per discutere del futuro dell’area industriale di Ospedalicchio e superare l’immobilismo dell’attuale amministrazione comunale dopo che la precedente, nel novembre 2003, con un colpo a sorpresa, ritirò il piano attuativo di iniziativa mista, dietro il quale le opposizioni avevano visto configurarsi la possibilità di una speculazione privata, e propose per entrambe le aree (est e ovest) della nuova area industriale l’adozione di un P.I.P. (Piano Insediamenti Produttivi) di iniziativa pubblica. Lo stesso strumento cioè adottato fino ad ora per dar vita alle altre aree industriali del territorio comunale: piano urbanistico, acquisto o esproprio del terreno, regole di assegnazione dei lotti e bando per la selezione delle imprese. “Il P.I.P. – disse nell’occasione l’allora sindaco Bogliari – dà piena garanzia di raggiungere gli obiettivi prefissati”. Da allora la pratica è tornata in consiglio ad ottobre, sempre su pressione di Fi, ma la maggioranza ne ha votato il ritiro.


M.C.
 
 
 

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