IL BASTIA espugna Passaggio di Bettona senza i suoi tifosi, lasciati a casa per un’ordinanza della questura, e allunga a +5 sulla Narnese, fermata sull’uno a uno al «San Girolamo» dal San Venanzo. Non è stata una gara facile per la squadra di Scarfone, a causa dell’undici bettonese che ha venduto cara la pelle e di qualche decisione arbitrale che, alla fine, ha scontentato tutti. Cronaca subito ricca di episodi: al 9’ miracolo di Meschini su piatto di Tomassini a botta sicura; un minuto dopo il Bastia passa con Pica, il cui tiro, piuttosto velleitario, da fuori area, trova però impreparato Meschini che si lascia passare il pallone sotto il corpo. La Real Virtus non ci sta e al 17’ un tiro di Feliciani viene respinto da Tajolini, ma né Iachettini né Bazzurri riescono a ribadire in rete. Al 26’ Galli prova la conclusione dal limite, parata in due tempi da Tajolini, che anticipa anche Feliciani. Lo stesso Feliciani al 35’ si guadagna un calcio di rigore per un intervento di Speranza che fa insorgere, e non poco, la squadra bastiola. Dal dischetto lo stesso Feliciani batte Tajolini e riporta il risultato in parità. Passano 3 minuti e la squadra di Marcantonini sfiora il vantaggio con Iachettini, che su passaggio filtrante di Feliciani supera anche Tajolini ma è troppo defilato sulla destra e l’azione sfuma.Nella ripresa il Bastia mantiene la supremazia territoriale e al 6’ il primo assistente Masci annulla un gol a Pica per fuorigioco. Non accade più nulla fino alla mezz’ora, quando la capolista trova il gol del vantaggio: Galli si fa togliere palla da Pica, a detta dei padroni di casa con un fallo; il cross del numero 10 biancorosso trova pronto Borrelli per la rete del due a uno. La squadra di Marcantonini accusa il colpo e abbozza una reazione, ma al 33’, dopo un grande affondo di Anselmi sulla destra, il colpo di testa di Feliciani si perde alto sulla traversa consegnando, di fatto, i tre punti all’undici di Rosario Scarfone. Bastia cinico che conquista tre punti di platino e consolida il primato in classifica, mentre la Real Virtus esce dal campo a mani vuote ma a testa alta, con la consapevolezza di aver tenuto testa per lunghi tratti della gara alla prima della classe.

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