Bastia

Bastia, doppietta nel Centenario

Coreografia da serie C e passione Così la società ritorna in Eccellenza «Un sogno gioire con tutta la città»

Conquistata pure la Supercoppa. Mammoli: «Che impresa!». E il sindaco apre il Comune per festeggiare

di Nicola Agostini 

BASTIA UMBRA Cosa c’è di più bello che vincere tutto quello che c’è da vincere nell’anno del Centenario? Per saperne di più, andate a fare un giro a Bastia. Una delle piazze tradizionalmente più passionali dell’Umbria, una delle tifoserie storiche del calcio dilettantistico. Una passione riscoppiata con un finale di campionato da sogno che ha visto quasi mille persone sugli spalti del Comunale degli Esposti nel big match contro il Campitello dello scorso 14 aprile. Una coreografia da serie C, un tifo che ha spinto il Bastia alla vittoria che ha segnato una stagione. Cinque lunghezze di distacco dal Campitello capolista del girone B di Promozione. Un gap importante frutto di una crisi inaspettata che rischiava di stravolgere i piani. Primato difeso nelle prime 20 giornate, con tanto di titolo di campione d’inverno arrivato a Natale con 5 punti di vantaggio sui ternani. Poi il motore, di colpo, ha smesso di girare. Aggancio del Campitello alla ventunesima giornata, allungo dei rossoblù che non sbagliano un colpo e cambio di allenatore. Via Andrea Montecucco, arriva Antonio Alessandria con la squadra a meno 2 dalla vetta. Serve un’impresa. Si arriva all’ultima giornata, domenica 28 aprile, con la classifica che vede il Campitello avanti di 2 punti impegnato a San Venanzo e il Bastia in casa contro l’Amerina ultima in classifica. Il dodicesimo uomo spinge dagli spalti e il Bastia va subito sul 2-0 costringendo l’Amerina alla retrocessione in Prima categoria. Con lo 0-0 fra San Venanzo e Campitello si va allo spareggio ma ecco che all’85’ il Degli Esposti esplode. Dal Pambianco arriva la notizia del gol di Cavalletti che vale l’1-0 del San Venanzo e la classifica recita: Bastia 69, Campitello 68. Incredibile ma vero. Antonio Alessandria e i suoi ragazzi portati in trionfo, il sindaco che apre il comune per festeggiare come si deve il ritorno in Eccellenza. «Mi sono commosso – racconta il presidente Sandro Mammoliperché vedere tutti quei bastioli gioire insieme è stato qualcosa di meraviglioso. Sognavamo un centenario così e siamo riusciti nell’impresa». Calma però perché c’è ancora un trofeo da mettere in bacheca, la supercoppa contro la Pietralunghese, vincitrice del girone A di Promozione. Si gioca a Pietralunga domenica 5 maggio in un clima di festa. E alla fine arriva un altro trionfo, ai rigore dopo lo 0-0 al 90’. «Fate posto in bacheca, rispolverate le mensole in sede». E ora è già tempo di futuro con uno sguardo al passato recente. Alla vigilia dello scontro diretto con il Campitello, un mese fa esatto, il patron Renzo Forini aveva dichiarato: «A questo punto era durissima, ma io sono convinto che andremo in Eccellenza. E, se la mia profezia si avvererà, dovremo costruire una squadra per provare a tornare subito in serie D». Adesso a Bastia ci si può svegliare. Il sogno è diventato realtà.

La grande vittoria? Questione di famiglia

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Party a Pietralunga con le due tifoserie

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