«Piccole Orme, un’oasi per i bambini» Le mamme difendono l’asilo L’ASILO «PICCOLE ORME» rischia di essere travolto da una vicenda tragica che quasi due anni fa costò la vita al bambino di 13 mesi, Edoardo Maestrelli, morto sul suo lettino nella struttura. Nei prossimi giorni l’inchiesta giudiziaria arriverà all’epilogo: si celebreràla fine del processo che vede imputate per abbandono di minore la maestra cui era affidata la custodia dei bambini e la legale rappresentante dell’asilo. Sarà il giudice naturale a pronunciarsi sulle responsabilità di un evento che sin dall’inizio ha turbato la coscienza di molti e soprattutto delle maestre. «Piccole Orme» è un asilo privato convenzionato con il Comune di Bastia che svolge una preziosa opera di assistenza a tanti bambini (nella foto alcuni allievi di scuola materna) e alle famiglie che, in seguito a questa vicenda, rischia il proprio futuro.
A DIFESA DELLA VALIDITÀ di questa struttura per l’infanzia si sono mossi, con una lettera aperta, i genitori che ancora oggi affidano i loro bambini all’asilo. Trenta mamme che vogliono fornire la propria testimonianza: «Noi affidiamo i nostri figli al personale di questo asilo ogni giorno da anni e vediamo con i nostri occhi con quanta professionalità, passione, dedizione, impegno queste maestre si prendono cura di loro. Piccole Orme è una delle migliori strutture del territorio, in linea con gli standard regionali, rinomata per la competenza e la professionalità. Se non fossimo sicuri di questo non porteremmo tutti i giorni i nostri bambini in questa scuola con tanta serenità e fiducia». Questi i passaggi più significativi della lettera con cui i genitori intendono dimostrare solidarietà allo staff dell’asilo, offrirgli supporto morale e «sostenerlo affinché continui il lavoro così prezioso per i nostri bambini».

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