Bastia

Bastia, dopo i casi di salmonella lunedì riapre la mensa scolastica

IL PUNTO

BASTIA UMBRA Il Comune ha annunciato la revoca della sospensione del servizio mensa scolastica e dei punti di distribuzione alimentare, interrotta a seguito dei casi di salmonellosi verificatisi nelle scorse settimane. L’Usl Umbria 1 ha disposto la ripresa delle attività a partire da lunedì, dopo che i risultati dei tamponi ambientali, effettuati tra il 16 e il 18 ottobre, hanno dato esito negativo, confermando la sicurezza delle strutture coinvolte. Il servizio mensa riprenderà quindi regolarmente nelle scuole d’infanzia e primarie di Pascoli, XXV Aprile, Costano, Borgo Primo Maggio, Don Bosco e nell’asilo nido San Lorenzo, con il menu previsto all’inizio dell’anno scolastico. L’amministrazione comunale ha inoltre garantito che continuerà a occuparsi delle sanificazioni quotidiane delle strutture scolastiche per un ulteriore mese, come previsto dalla delibera numero 232 del 24 ottobre, per accompagnare con cura questa fase di transizione. Nonostante la riapertura, l’Usl e le autorità sanitarie locali ribadiscono la necessità di mantenere alta l’attenzione per evitare ulteriori contagi. Le famiglie sono invitate a seguire scrupolosamente le indicazioni contenute nell’informativa dell’Usl del 9 ottobre, in particolare per quanto riguarda le misure di prevenzione come il corretto lavaggio delle mani. Nei giorni scorsi, si è tenuto un incontro tra l’amministrazione comunale, l’Usl, i dirigenti scolastici e i rappresentanti dei genitori, durante il quale sono state chiarite le azioni intraprese e le procedure adottate per affrontare la situazione. È stato sottolineato che tutti i provvedimenti sono stati presi con tempestività in base alle direttive dell’Usl, con l’obiettivo primario di tutelare la salute pubblica. L’amministrazione comunale ha inoltre ringraziato tutti i soggetti coinvolti per la collaborazione dimostrata durante questo delicato periodo, Il 10 ottobre, dopo un sopralluogo nelle mense scolastiche, nonostante non fossero ancora pervenute indicazioni ufficiali dall’Usl per la chiusura, la gravità della situazione è apparsa chiara. La visita al Nido Pascoli ha spinto l’amministrazione comunale a sollecitare ulteriormente le autorità sanitarie per ottenere direttive precise. In attesa di comunicazioni formali, è stata adottata una misura precauzionale: le cooperative responsabili della preparazione e distribuzione dei pasti hanno deciso di modificare il menu, consegnando ai bambini un pranzo al sacco preparato in una struttura diversa dal centro cottura poi oggetto della sospensione. Nel primo pomeriggio dello stesso giorno, l’Usl ha quindi emesso l’ordinanza di sospensione delle attività di ristorazione collettiva presso il centro cottura Pascoli e i terminali di distribuzione associati, includendo precise prescrizioni sanitarie. Le cooperative hanno immediatamente sostituito tutto il personale della catena di cottura e distribuzione con operatori non coinvolti nella vicenda. In risposta alla richiesta di chiarimenti da parte del Comune, è stato specificato che la sospensione riguardava, oltre al centro cottura Pascoli, anche le scuole d’infanzia e primarie di Costano, XXV Aprile, Borgo Primo Maggio, Don Bosco, e l’asilo nido San Lorenzo, mentre le scuole di Ospedalicchio e il Nido di Via Pascoli sono rimaste escluse dalle restrizioni. L’intera gestione della crisi si è svolta in soli tre giorni, durante i quali tutti i soggetti coinvolti hanno lavorato con rapidità per minimizzare i rischi e garantire la sicurezza dei bambini e delle famiglie. L’amministrazione ha mantenuto una comunicazione costante con i genitori, contenendo gli allarmismi e assicurando comunque l’erogazione del servizio mensa in forme alternative, mettendo al primo posto la salute pubblica. Nel complesso i casi di salmonellosi notificati e accertati dall’Usl sono stati 33. L’emergenza ha reso necessario il continuo confronto tra il sindaco Erigo Pecci, l’assessora Elisa Zocchetti, la responsabile del settore Servizi alla Persona Giusy Anatra, le dirigenti scolastiche, l’Usl e le cooperative interessate.

Massimiliano Camilletti

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