Bastia

Bastia-Deruta Non ci sarà appello

ac bastia 14Playout in gara secca con eventuali supplementari Una si salva, l’altra scende

di SIMONE MAZZUOLI
PERUGIA – Si salvi chi può. Non c’è altro modo con il quale presentare la gara del Comunale di Bastia che quest’oggi garantisce ad una sola formazione di potersi nuovamente fregiare del fatto, nella prossima stagione, di poter giocare ancora in serie D. La classifica dice che la squadra di Loris Beoni potrà contare, al fine degli eventuali 120 minuti, su due risultati su tre. Se vuole restare in categoria l’undici di Davio Mattoni ha un solo risultato. Psicologicamente si affrontano due squadre che arrivano a questo impegno con animi opposti. Il Deruta non ha nulla da perdere, dato per spacciato mille volte in questa stagione e con una serie incredibile di vicissitudini societarie alle spalle, arriva a questa sfida con la consapevolezza di aver già centrato un risultato straordinario. Un mese fa, invece, nessuno avrebbe mai creduto che a giocar questa partita sarebbe stato il Bastia. Un mese di aprile sfortunato per la squadra di Beoni, che ha inanellato risultati negativi in serie tanto da vedersi costretta a giocarsi la gara del la vita per lo meno in casa. «Questi 15 giorni – dice Loris Beoni, tecnico del Bastia – ci sono serviti per ricaricare le pile e scaricare la testa. Nella maggioranza dei casi questo genere di partite si vincono più dal punto di vista mentale che altro. La classifica non conta più,invece servirà l’atteggiamento giusto e un grande morale per affrontare il Deruta. Ecco, in queste due settimane ho provato a ricreare questo lato della mia squadra. Rimpianti? Sono tanti, evidentemente, ma allo stesso tempo è inutile piangerei sopra. Certo, quel gol del Montemurlo al 95′ che ha valso a loro il pari pesa come un macigno. Sarebbero stati due punti in più per noi e uno in meno per loro. Che adesso starebbero al nostro posto. Il derby con il Foligno è l’altro rospo amaro che siamo stati costretti ad ingoiare. Ma ripeto, è un gioco che lascia il tempo che trova. Invece ora è giusto concentrarsi su questa sfida che vale tanto. Psicologicamente la squadra di Mattoni è favorita, i divari tecnici, ammesso che ve ne siano, in questi contesti spariscono. Ci serve grande concentrazione. Peccato per la squalifica di Pierotti, che con la sua esperienza sarebbe stato utilissimo. Ho anche qualche altro giocatore non al meglio, ma sono certo che chi scenderà in campo venderà cara la pelle». È vero che già esser qua è un mezzo miracolo, però in fin dei conti snelle il Deruta ha qualcosa da perdere. La categoria… : «Non so se abbiamo mentalmente un vantaggio rispetto al Bastia – dice Davio Mattoni, tecnico del Deruta – quello che so bene è che andiamo in casa di una squadra che, per forza tecnica che mette in campo, non so come è possibile che si giochi la salvezza contro di noi. Abbiamo già vinto al Comunale? È vero, ma quello era un Bastia che aveva diversi problemi. Se non erro, fu l’ultima di Cocciari. Dopo arrivarono Ie sue dimissioni. La squadra probabilmente non era al meglio e noi ne approfittammo. Però quella stessa squadra poco dopo si rese protagonista di una bella striscia sotto la guida di Beoni. Onestamente non credo che quel match faccia tanto testo. Che gara sarà? Noi dovremmo giocare con intelligenza. Sappiamo che se prendiamo gol la partita va in salita. Ma siamo lo stesso consapevoli del fatto che dobbiamo vincere. Umiltà e determinazione saranno le nostre solite armi, mi permetto di dire però che il Deruta non è solo questo. Perché, negli ultimi tre mesi per lo meno, abbiamo dimostrato di stare bene in campo. Questi ragazzi sono stati straordinari e meriterebbero un risultato altrettanto straordinario».

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