IL CASO

BASTIA UMBRA Valutare la necessità di convocare un consiglio comunale aperto per dibattere della nascita di un centro di accoglienza per migranti nell’ex hotel La Villa a Bastiola. È quello che sono chiamati a fare i capigruppo delle forze politiche presenti in consiglio comunale convocati in riunione dal presidente Giulio Provvidenza. L’eventuale consiglio comunale aperto punta a far incontrare la giunta comunale e la cittadinanza con il prefetto e con il rappresentante dell’Arci cui è stata appaltata la gestione del centro. «Il Comune di Bastia Umbra – dichiara la sindaca Paola Lungarotti (foto ndr) – come ha promosso l’accoglienza degli ucraini, farebbe altrettanto con tutti gli altri profughi, a condizione di valutare in maniera equilibrata e responsabile luogo e forme di inserimento e l’ex hotel “La Villa” non lo riteniamo appropriato. La preoccupazione riguarda anche cosa potrà diventare nel tempo. Non vorremmo pensare che il nuovo gestore lo trasformi in un luogo permanente di temporanee accoglienze». Sulla vicenda interviene anche Erigo Pecci della coalizione civico-progressista: «La decisione della Prefettura e della Regione di designare l’ex Hotel la villa a Bastiola come centro di accoglienza ha sollevato serie preoccupazioni sulla trasparenza e la competenza delle autorità coinvolte, nonché creato allarme e perplessità tra diversi cittadini. È deplorevole osservare la superficialità con cui gli amministratori regionali e comunali hanno gestito una decisione destinata a modificare le dinamiche quantomeno di una frazione della nostra città».Massimiliano Camilletti

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