Bastia

Bastia, Confcommercio: «Il Comune non è arbitro»

EQUILIBRIO 
Il presidente Marco Caccinelli e il ruolo dominante assunto dalla Coop
 
E’ SCONTRO APERTO sul commercio tra l’associazione degli esercenti, aderente alla Confcommercio, da un lato e l’amministrazione comunale dall’altro. Oggetto dello scontro sono le scelte sulla rete distributiva e in particolare l’applicazione di queste al Piano comunale delle medie superfici, peraltro concordato con le associazioni locali di categoria. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’intervento annunciato dalla «Coop Centro Italia» del presidente Giorgio Raggi (nella foto), che ha opzionato due aree commerciali (l’ex Giontella e l’ex Mattatoio), prevedendo un investimento di 30-35 milioni di euro e una possibilità di 120-150 nuovi posti di lavoro. Argomenti forti e di difficile contestazione, ma accompagnati da una presa di posizione polemica di Gabriele Silvestri, membro del Cda della Coop, il quale ipotizzava che le critiche sul piano medie superfici da parte del presidente Confcommercio fossero strumentali, ispirate da altri soggetti economici concorrenti della Coop. Una presa di posizione, presentata da Silvestri a titolo personale, cui il presidente Marco Caccinelli ha reagito con inaudita durezza. «La mia posizione è confortata dalla volontà espressa dal direttivo dei commercianti — ricorda Caccinelli — che non consento di offendere gratuitamente». La preoccupazione della Confcommercio non è determinata dalla presenza della Coop, peraltro auspicata esplicitamente in altri momenti, ma il fatto che abbia acquisito i due più importanti siti nel centro urbano, diventando in tal modo soggetto dominante nella rete locale. Responsabile di tale «invasione», secondo Caccinelli, più che la Coop è il Comune che, invece, dovrebbe avere a cuore un equilibrato sviluppo.
M.S.
 

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