Bastia

Bastia, commercio in affanno

II grido d’allarme lanciato dai rappresentanti delle associazioni di categoria


“Per invertire la rotta occorre l’impegno di tutte le forse deI territorio”


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – “Il commercio bastiolo fa registrare qualche battuta d’arresto. Serve il contributo e l’attenzione di tutte le forze del territorio per invertire la rotta agendo in particolare sulla leva della promozione”. Lo ha rimarcato il presidente della Confcommercio di Bastia Marco Caccinelli nel corso dell’assemblea di giovedi a cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente regionale Antonio Giorgetti, quello provinciale Giorgio Mencaroni e l’assessore comunale al Commercio Patrizia Repice. “Alziamo tutti le antenne – ha affermato Caccinelli – perché questa frenata si ripercuote negativamente su tutto il tessuto sociale ed economico cittadino”. L’assemblea è servita anche a fare il punto sulle aree dismesse a ridosso del centro urbano: “Si al recupero – è stato detto – ma attenzione a non danneggiare il commercio specializzato che da sempre costituisce il motore dell’economia bastiola”. Ha destato poi una certa preoccupazione l’aumento prospettato di 3.500 abitanti nell’area Franchi in seguito alla delocalizzazione dell’azienda: “L’area va recuperata – ha puntualizzato il presidente Caccinelli – occorre però prevedere i servizi preventivamente attraverso un’attenta analisi di mercato (l’assessore al Commercio ha annunciato che verrà effettuata a breve) e solo successivamente stabilire quale tipo di attività commerciale far insediare nell’area”. Si è parlato anche dei saldi, la cui attesa, unitamente al fatto che in regioni
limitrofe come Marche e Toscana la stagione parte con qualche giorno d’anticipo rispetto all’Umbria, determina un’ulteriore contrazione dei consumi. Da ultimo è stata sottolineata l’importanza di promuovere il turismo, una risorsa che, nonostante la posizione strategica di Bastia a metà strada tra Assisi e Perugia, incide in misura marginale sull’economia cittadina. “Non si tratta di fare la guerra ad Assisi – ha tenuto a precisare Caccinelli – ma di far si che il turista si trattenga più a lungo nel nostro comprensorio perché a Bastia trova l’evento che gli interessa. Da anni diciamo che Bastia può essere la piazza ideale per l’insediamento di un centro di divertimenti per i bambini. Questi è solo uno dei tanti spunti su cui lavorare”. La prossima settimana intanto il Comune illustrerà ai commercianti l’atteso regolamento delle insegne per ascoltare le loro osservazioni.

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