Bastia

Bastia, caso Petrini: parola d’ordine «concertazione»

PARTI SOCIALI 
Dopo l’incontro con Mario Mignini quello con i sindacati Lombardi rassicura
 
QUALE FUTURO per la città? E’ la domanda senza risposta che, ormai da settimane, circola con maggiore insistenza e che ha fatto da supporto alla nascita dei comitati popolari, nati per contrastare il Piano di recupero dell’area ex Giontella. Non a caso sul tavolo del dibattito pubblico c’è il recupero delle aree produttive dismesse nel centro urbano. Per l’ex Giontella il Piano, pur se modificabile, è ormai focalizzato; per l’ex Mattatoio il progetto è stato presentato da privati quasi in contemporanea con quello, di notevole livello tecnico e architettonico, dell’urbanista portoghese Salgado relativo all’area delle industrie meccaniche Franchi. Ancora da definire, invece, tempi e modi per la delocalizzazione della Petrini, in funzione con il mangimificio e con il molino, attività gestite dalla società «Petrini 1822» che fa capo all’imprenditore Mario Mignini (nella foto). In un mese l’amministrazione comunale ha incontrato prima, ad ottobre, l’imprenditore e il vertice della società e poi, mercoledì scorso, la Rsu aziendale. Nel darne notizia con stringati comunicati stampa, l’ufficio del sindaco Francesco Lombardi ha dato conto dell’incontro con l’industriale Mignini, che avrebbe fornito assicurazione di voler proseguire l’attività produttiva, nonostante le difficoltà di mercato. Quanto alle rappresentanze sindacali, evidentemente preoccupate, il sindaco ha voluto sottolineare che “il processo di riqualificazione di questa parte del territorio avverrà non solo in stretto rapporto con l’attuale proprietà, ma anche in concertazione con le forze sociali presenti”.
m.s.

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