A colloquio con Vannio Brozzi (Ds) sui possibili modi per sanare le lacerazioni del centrosinistra


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – La scelta della Margherita di correr da sola alle amministrative è solo l’ultimo scossone che agita il centrosinistra bastiolo. Una decisione che potrebbe rientrare solo per volontà del tavolo regionale. Certo è che il candidato a sindaco Ds Francesco Lombardi privo dell’appoggio della Margherita non riuscirebbe a spuntarla al primo turno per cui si renderebbe necessario il ballottaggio. Un’eventualità pericolosissima.
Che cosa ne pensa di questo scenario il vicepresidente del consiglio regionale Vannio Brozzi?
“La situazione attuale, caratterizzata dalla presenza di tre candidati per il centrosinistra (Luigino Ciotti per Rifondazione comunista, Francesco Lombardi sostenuto da Ds, Pdci e Sdi e Clara Silvestri per la Margherita), è inaccettabile e va superata. Per come stanno le cose, giungere alle elezioni con soli due candidati sarebbe già un successo, seppur minimo”.
E’ preoccupato per come andrà a finire?
“Il mio rammarico è che si era arrivati alla stipula di un documento che auspicava un accordo complessivo tra le forze del centrosinistra allargato a Rifondazione, ma il prevalere di personalismi e decisioni incomprensibili dentro e tra i partiti ha impedito di proseguire in questa direzione. E’ ora di farla finita. Sarebbe incomprensibile ai cittadini una campagna elettorale in cui Ds e Margherita sostengano candidati diversi, visto anche che lo stesso giorno gli stessi partiti alle europee correranno insieme. E’ dunque auspicabile che le battaglie condotte in nome del presunto rinnovamento cessino e da subito torni protagonista la politica. Si smetta di pensare ai candidati a sindaco imposti da fuori con le bandierine e si metta al centro la città con i suoi problemi. E’ questo ciò che vogliono gli elettori. I partiti non demandino ad altri la soluzione del problema ma la trovino al loro interno”.
C’è chi teme che il suo impegno in campagna elettorale sarà col contagocce dal momento che le cose non stanno andando per il verso da lei auspicato. E’ un timore fondato?
“Io mi sono sempre speso per la causa del mio partito, se tutti i partiti fossero uniti saremmo tutti utili e nessuno indispensabile”.
Anche Rosella Aristei?
“Sulla base del principio appena enunciato per cui tutti sono utili e nessuno è indispensabile anche per chi come lei ha contestato il partito c’è ancora spazio”.
Quali sono i rapporti attuali tra di voi?
“So che lei mi annovera tra coloro che non l’hanno aiutata. La città sa che non è così. Sono pronto a raccogliere e discutere le sue proposte e le sue provocazioni a patto che non usi le argomentazioni del centrodestra”.
E’ evidente che nella soluzione di questo intricato rebus molto dipenderà da come andrà a finire a Foligno. Potrebbe anche verificarsi che se Foligno andrà ai Ds, a Bastia toccherà alla Margherita esprimere il candidato a sindaco del centrosinistra.

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