Bastia-PIÙ RAPIDI del previsto per arrivare all’iscrizione nel campionato di serie D, questa volta senza traumi, e per avviare un cammino determinato ad un impostare bene la nuova stagione, la terza del Bastia calcio nel campionato nazionale dilettanti.
Qualcosa è cambiato, più dei protagonisti però è una nuova organizzazione, in grado di creare una struttura solida, affidabile e trasparente, e con questo anche il clima si annuncia di aperta collaborazione.
«Ritengo che siamo partiti con il piede giusto — sottolinea il presidente Paolo Bartolucci — e con uno spirito costruttivo. Essere in condizioni di lavorare e decidere insieme darà un sostegno a me, ma anche fiducia e credibilità a tutto il Bastia calcio».
Quello che poteva ritenersi possibile entro metà giugno è stato già definito, con il nuovo assetto societario. Bartolucci è affiancato da un vice esperto e responsabile come Renzo Forini, Cascianelli è il direttore generale, Agostino Milioto confermato direttore sportivo, Stefano Sensi team manager, Sandro Mammoli responsabile della Juniores, Giancarlo Babbuini segretario e Marco Cerruti economo-cassiere.
INSOMMA, una squadra completa sin dall’inizio. E l’allenatore? «Da decidere — spiega il presidente — in base al budget, con diverse opzioni».
Possibile la conferma di Beoni, ma soprattutto l’arrivo di Lombardi, proveniente dallo staff del Perugia.
E il settore giovanile? «Siamo pronti ad una piena collaborazione», afferma Graziano Lombardi, delegato per i rapporti tra la società e l’Accademica presieduta da Gianfranco Abate . Il settore giovanile è il fiore all’occhiello del calcio bastiolo, con 220 ragazzi impegnati tutto l’anno e un’assemblea di cento genitori. Poche settimane fa si è sfiorato lo scontro, oggi invece i rapporti sono buoni e potrebbero diventare ottimi. «Il clima è cambiato — rileva Lombardi —, mi sembra che ci sia lo spirito giusto, la struttura organizzativa necessaria e la volontà di tutti di voltare pagina. Da questo rapporto, tra Bastia 1924 e Accademia, può nascere un’importante realtà in grado di diventare uno tra i soggetti protagonisti del calcio umbro».
Massimo Stangoni