Decisamente il comportamento di Giorgio Bartolini ad Assisi assomiglia a quello di Fini in campo nazionale, pur con qualche differenza. Critica alcune scelte amministrative, come Fini a livello di governo, dimenticando il programma di legislatura e gli impegni presi con gli elettori. Dimentica che, grazie anche a lui, Assisi è un comune amministrato bene, un esempio per tutti i Comuni non solo dell’Umbria ma d’Italia, come bene ha operato il governo a livello nazionale in un momento di crisi che sta mettendo in ginocchio molti stati europei. La differenza con Fini, che il Presidente del Consiglio non lo ha mai fatto, è che lui è stato sindaco di Assisi, evidentemente come quei cattivi capitani che si innamorano della propria nave prima di cedere il comando a qualcun altro preferisce affondarla. La sua posizione di vice sindaco troppo invadente è stato un errore politico, perchè chi ha fatto il re non può far bene il vice re, soprattutto per un carattere come il suo, che lo ha portato a non finire le due ultime legislature prima come sindaco e poi come vive sindaco. Anche perchè, autisticamente, non sa distinguere gli amici dai nemici. Quanto a presunte ingerenze da parte mia e del coordinatore regionale del Pdl Luciano Rossi, ed è anche per questo che mi permetto di scrivere queste note, occorrono alcune precisazioni. E’ pretestuoso dire che Giorgio Bartolini abbia deciso di ricandidarsi a sindaco di Assisi solo dopo l’ipotesi di candidatura di Claudio Ricci alla presidenza della Regione dell’Umbria. In realtà da almeno un anno prima ha cominciato la sua campagna elettorale cercando con ogni mezzo, anche pesante, di attaccare l’immagine di Claudio Ricci che nel frattempo era diventato presidente delle città italiane riconosciute dall’Unesco! E’ paradossale dire che Mantovani e Rossi siano stati fortemente contrari alla candidatura di Ricci alla presidenza della Regione Umbria, non c’è un motivo politico o umano come tutti sanno, per sostenere questa tesi, neanche di tornaconto personale. Per quanto mi riguarda, con Ricci candidato alla presidenza, il sottoscritto poteva prendere almeno 1.000, 2.000 preferenze in più che aggiunte alle 5.500 prese, avrebbero decisamente migliorato un risultato già ottimo. E’ comunque normale per il Pdl e per il centrodestra ricandidare per il secondo mandato un sindaco che ha governato bene nonostante la spaccatura del centrodestra nel 2006, che Assisi ha tutto l’interesse a ricostruire. Quanto a questo, osservo che in Umbria il Pdl e l’Udc governano insieme in oltre 20 comuni e che comunque tutti e due stanno insieme nel Ppe, pensare che il Pd umbro possa aprire all’Udc staccandosi da Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Idv, credo sia fortemente inverosimile. Riflessione che, sottopongo con rispetto e cortesia, non solo a livello locale ma anche ai livelli provinciali e regionale. Centrodestra che in Umbria, secondo il Pdl dà per scontato l’alleanza con pari dignità, con la Lega Umbra Nord, La Destra, e i movimenti civici, se si vuole veramente essere alternativi ai governi di sinistra che proprio brillanti non sono. Un progetto politico da costruire naturalmente a livello locale sui programmi, ma comunque un progetto politico di vasta portata a partire da Assisi. Qual è il progetto di Giorgio Bartolini? Esclusivamente di carattere individuale, mi permetto anche qui di invitare a riflettere tante persone, magari disinformate, di evitare di fare battaglie sbagliate che non approderanno a nulla, come nel nulla è approdato il non progetto di Fini che rischia di passare alla storia come un sicario, anziché uno statista. Un’ultima riflessione, credo però sostanziale, per il futuro di Assisi, dell’Umbria e Claudio Ricci. Le idee del sindaco uscente sono di straordinaria lungimiranza per rilanciare la città, i suoi valori, le sue potenzialità per se stessa e per la nostra regione. Accanto a queste qualità Ricci ha saputo accompagnare onestà morale e intellettuale insieme alla capacità di trovare le risorse, lui e non altri, per raggiungere i risultati amministrativi di Assisi. Con Ricci, Assisi è una città aperta verso il mondo e non rinchiusa nei confini del proprio territorio comunale o ancora peggio solo nella testa di qualcuno, quasi fosse un giocattolo personale. Buon lavoro Claudio a te e a tutta la tua coalizione.
Massimo Mantovani consigliere regionale del Popolo delle Libertà