Momento d’oro per la Grifoponte ed il Bastia, lanciatissime anche grazie alle reti dei loro attaccanti


LA PUNTA BIANCOROSSA
“Siamo un gruppo molto affiatato, i numeri ci stanno premiando”


5 I gol stagionali del giocatore biancorosso
Federico Falcinelli è in ripresa dopo un avvio di stagione non del tutto positivo. Con quella messa a segno domenica, ha toccato quota cinque reti
28 Gli anni dell’attaccante bastiolo Buona esperienza nei campionati regionali per l’attaccante in forza alla squadra di Cocciari, che è nato il 19 maggio deI 1980 e dunque ha 28 anni.


BASTIA UMBRA– Il Bastia non finisce di stupire. L’undici di Massimo Cocciari riesce a centrare il bottino pieno anche contro la Voluntas Spoleto e, visto lo stop subito dal Trestina, si riappropria della terza piazza in graduatoria in condominio proprio con i bianconeri. La lotta per le zone play off inizia a farsi serrata. Scendo il Trestina e il Todi, sconfitto di misura dalla capolista Castel Rigone, ma sale la GrifoPonte. E occhio anche alla Narnese.
Che zitta zitta potrebbe benissimo recitare il ruolo di outsider. Chi invece domenica scorsa è tornato a festeggiare è Federico Falcinelli. Suo il gol, per altro di buona fattura, che ha sbloccato la gara con la Voluntas chiusa poi dal rigore di Battistelli. Un Falcinelli ritrovato che diventa un’arma in più per Cocciari in questo finale al cardiopalma. “Purtroppo – confessa l’attaccante – quest’anno mi è toccato spesso giocare in posizione più defilata rispetto al passato oppure di stare anche fuori. Per carità, non voglio fare nessun tipo di polemica con l’allenatore con il quale anzi posso dire di avere un ottimo rapporto. Però la realtà delle cose è questa.
In un anno in cui, e non mi succedeva da parecchio, non ho praticamente patito nessun infortunio, ho avuto un minutaggio inferiore alla mie aspettative per pure scelte tecniche. Che comprendo e rispetto. Infatti la squadra sta andando a mille e la classifica è importante. Negli ultimi cinque anni ho sempre giostrato da prima punta. Quest’anno spesso mi è capitato di fare l’ala destra. È ovvio che di gol ne sono arrivati meno. Però confido di poter essere importante in questo finale di stagione, e che il gol segnato alla Voluntas sia di buon auspicio”.
Tutto qua? “Ripeto, non voglio fare polemiche perché non ci sono motivi. Nel calcio queste cose capitano. Inizialmente anche Cocciari era convinto di impostare la squadra in maniera diversa. Ma poi sul campo si è corretto perché a suo modo di vedere in quella condizione la squadra soffriva. Il cambio di atteggiamento tattico mi ha penalizzato, ma se è servito per il bene della squadra sono contento anch’io. Certo, personalmente mi è dispiaciuto stare in disparte o giocare in una posizione che sento meno.
Ma la priorità ce l’ha la squadra. E se stiamo facendo così bene il merito è senz’altro di chi gioca, ma sopratutto di chi queste partite le prepara e ci lavora tutta la settimana. Cocciari per me è sempre stato un professionista. Uno sprecato nei dilettanti. Io adesso spero di fare meglio ogni domenica, e magari di fare qualche gol altrettanto importante”. Puntate i play off, allora? “La prossima gara con il Castel Rigone ci darà nuove indicazioni. Uscire da lì con una vittoria accrescerebbe non solo la nostra classifica. A questo punto ci crediamo, ma vista la classifica la concorrenza sarà spietata”.


IL BOMBER BLUCERCHIATO
“Quest’anno ho fatto più fatica, ma lavoro per tutta la squadra”


PONTENUOVO – Vincenzo Barone corona il suo momento positivo con un calcio dagli undici metri che ha regalato alla sua formazione tre punti di platino nella sfida con il Trestina. Ottimo momento per il centravanti partenopeo, si diceva. Che dopo il tris messo a segno a Valfabbrica, timbra il cartellino anche contro la formazione di Paolo Valori.
Raggiungendo in classifica marcatori quella doppia cifra che è vista sempre da ogni attaccante quale soglia minima per ritenersi soddisfatto della propria stagione. Sabato scorso, visto che si giocava in anticipo, ad assistere alla gara c’era anche la moglie Anna.
Alla quale il bomber si è rivolto dopo la trasformazione del penalty con le mani aperte ad indicare “dieci”…: “Visto che peperino mia moglie? Avessi io la sua grinta… Scherzi a parte, sono contento per queste reti, ma soprattutto per i risultati che questa GrifoPonte sta ottenendo. Se penso ad un discorso personale, arrivare in doppia cifra è sempre quello a cui ambisco prima di iniziare una nuova stagione. Anche se poi mancano tante partite e questo obiettivo può essere benissimo incrementato. Anzi, lo spero proprio, perché personalmente queste reti già di per sé valgono molto più delle quindici segnate l’anno scorso con il Deruta”.
Prego? “La passata stagione per me ha significato consacrarmi in un certo senso in questa categoria. Dopo i cinquanta gol segnati in casacca Campitello, era basilare non fallire l’occasione di dimostrare di essere un attaccante importante anche in una squadra costruita per vincere. Arrivato alla GrifoPonte avrei potuto anche far pesare questa cosa, e magari chiedere garanzie tecniche diverse. Invece, vista la presenza in squadra di due ottimi elementi come Roscini e Brunetti, mi sono dovuto in parte adeguare alle esigenze tattiche di Favilla. Per questo dico che i gol messi a segno hanno più valore. A Deruta tutta la squadra giocava per mettere in condizione di finalizzare il sottoscritto. Quest’anno è diverso. Ho faticato tanto di più. Ma forse sono anche più felice. Perché finalmente sto riuscendo a dare un contributo di continuità a questo gruppo meraviglioso, che fin dalla prima giornata di ritiro mi ha fatto sentire come fossi a casa mia. Per questo la dedica, oltre alla signora, per questi dieci gol è riservata ai miei compagni”. La vittoria di sabato vi ha riportato dentro i play off. Ma un mese fa avete passato un periodo nero. Cosa era successo? “Abbiamo rimediato quattro sconfitte di fila. Anche se dal punto di vista del gioco non abbiamo sempre sfigurato. Mi ricordo che a Castel Rigone giocammo una grande partita. Secondo me abbiamo pagato dazio al notevole sforzo fisico compiuto nel periodo natalizio. Un richiamo di preparazione per mettere più birra in corpo. In prospettiva di una volata play off alla quale ora possiamo iniziare a sperare”.

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