Bastia

Baratto amministrativo Scontro in Consiglio

APPLICAZIONE DIFFICILE La maggioranza indica come soluzione la facoltà di fare volontariato
BASTIA UMBRA –NON È UN periodo facile nei rapporti tra maggioranza e opposizione. Durante l’estate poche e frammentarie sono state le polemiche, che con l’autunno sono riprese e ora fioccano, privilegiando le invettive invece di un confronto sui problemi. Tra questi casi il baratto amministrativo, una nuova figura di collaborazione tra cittadino inadempiente ed ente locale, prevista da una norma del 2014 nell’ambito della legge ‘Sblocca Italia’. La proposta a Bastia è stata avanzata con una mozione dalla consigliera Simona Carosati, poi dal Movimento 5 Stelle e, a ridosso della seduta consiliare, da un documento della maggioranza. Quest’ultima iniziativa ha suscitato una dura reazione dell’opposizione che l’ha stigmatizzata con un comunicato sottoscritto da tutti i gruppi di minoranza. La mina è stata disinnescata in Consiglio dal sindaco Ansideri che ha proposto un rinvio assumendosi l’impegno di ricercare una soluzione condivisa da tutti, maggioranza e opposizione. Sembrava risolta la polemica che, già a prima vista, appariva più nominale che sostanziale. Alla pubblicazione del comunicato dell’opposizione, stilato e diffuso durante la riunione consiliare, però, i gruppi di maggioranza (Lista Ansideri, Fratelli d’Italia, Bastia Popolare e Forza Italia) hanno risposto con un altro comunicato. L’unica novità di contenuto espressa riguarda la problematicità di applicazione del baratto amministrativo, che potrebbe trovare invece soluzione con l’ipotesi avanzata dalla stessa maggioranza. Si prevede, infatti, che in luogo del baratto sia data facoltà al cittadino di svolgere un’attività volontaria a beneficio del pubblico. m.s.

Exit mobile version