BASTIA LA CRISI DEL COMMERCIO 
 
E’ DURATA solo tre edizioni la manifestazione fieristica «Le bancarelle di Bastia», da gennaio a marzo. L’iniziativa voluta dall’assessorato comunale al Commercio per moltiplicare le occasioni di incontro e di ‘shopping’ era stata affidata all’agenzia «Servizi associati di mercato». Bene nelle prime due edizioni (gennaio e febbraio) la Fiera, che si teneva nel terzo fine-settimana di ogni mese, è andata in crisi a marzo, tanto che l’amministrazione comunale l’ha sospesa chiedendo alla società che ne curava l’organizzazione di riformulare una proposta operativa in linea con gli accordi originali. La Convenzione prevede, infatti, l’allestimento di un mercato di bancarelle con espositori di antiquariato, prodotti dell’artigianato locale e internazionale, robivecchi e prodotti tipici. Insomma, un’offerta merceologica aggiuntiva a quella proposta nel mercato settimanale ambulante del venerdì.


«QUANDO abbiamo dovuto constatare che le condizioni non erano più rispettate — ricorda l’assessore Andrea Tabarrini — abbiamo sospeso la manifestazione. Su 23 banchi di vendita uno solo era in linea con la Convenzione, mentre gli altri erano di abbigliamento e cianfrusaglie. Abbiamo chiesto alla società di riformulare la proposta che rispettasse l’allestimento previsto dal contratto e di farlo entro il mese di aprile». Che cosa è accaduto in questi cinquanta giorni? «Nulla — ammette Tabarrini — e attendiamo che si consumino i 60 giorni dalla notifica della sospensione per adottare le decisioni conseguenti».


QUALI PROSPETTIVE? «Se non accadrà nulla entro maggio — sottolinea l’assessore — passeremo alla revoca del contratto. A quel punto cercheremo altre soluzioni per soddisfare l’esigenza di un mercatino mensile come era stato progettato».
m.s.

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