Dall’area Franchi alle opere pubbliche mai realizzate, la sfida Carosati-Ansideri è ormai in dirittura d’arrivo
di TIMOTEO CARPITA
BASTIA UMBRA – Dopo il week end lungo culminato con la festa della Repubblica, a Bastia Umbra ci si ritrova agli sgoccioli della campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica prossima. In questi giorni il confronto si è fatto a tratti aspro e non consigliabile ai deboli di cuore.
Lo staff della candidata del centrosinistra, Simona Carosati, ha fatto circolare un volantino che riporta sei impegni su cui chiede il voto al ballottaggio, oltre che otto punti che dimostrerebbero «i 5 anni disastrosi dell’amministrazione uscente». Tra quest’ultimi ha causato una polemica soprattutto quello in cui si dice che «del Progetto Franchi rimane solo l’immane cubaggio e non l’attività produttiva».
Questa affermazione infatti ha provocato la risposta delle Officine Meccaniche Franchi: «l’azienda sta lavorando regolarmente, conta alle sue dipendenze 30 unità, negli ultimi mesi sono stati assunti nuovi giovani operai e si è incrementato il fatturato. Si precisa inoltre che si sta lavorando sulla delocalizzazione del sito industriale».
Oltre a quella citata, secondo il centrosinistra le colpe dell’attuale giunta sono di «non aver realizzato alcuna opera pubblica, l’iper-moltiplicazione dei volumi nel recupero dell’ex molino Ricciarelli, nessun provvedimento per il rilancio delle piccole e medie imprese, a Costano voleva realizzare una centrale a biogas, sgombero della Casa Comunale, ingessamento della macchina comunale; è la prima volta che a Bastia un assessore si è dovuto dimettere per gravi problemi giudiziari, ed è stato pure ricandidato».
A queste critiche ha risposto Antonio Bagnetti, ex coordinatore del Pdl di Bastia Umbra. «Ritengo opportuno rispondere alle insinuazioni di bassissima lega riportate nel volantino distribuito in questi giorni dalla coalizione che sostiene il candidato sindaco Carosati. Questa è la sola politica che sapete fare: gettare fango sulla figura degli altri. Il vostro è un comportamento giustizialista. Eppure —ha continuato Bagnetti – i principali esponenti delle vostre liste hanno radici, forse dimenticate o rinnegate, democristiane e socialcomuniste, per i quali il garantismo sarebbe dovuto essere alla base della democrazia. La pubblica gogna o i sensazionalismi personali sono quanto di più vergognoso mi sarei aspettato da una coalizione di sinistra. La presunzione d’innocenza — ha sottolineato Bagnetti – è un principio del diritto penale che non figura nel vostro dna, eppure in passato avete avuto sindaci indagati e processati, poi assolti, che non si sono mai dimessi. Ma tant’è l’ipocrisia è una virtù che non vi fa difetto».
La coalizione di centrodestra che sostiene Ansideri, nel motivare i cittadini ad andare a votare anche l’8 giugno,insiste sulla lettura del voto del 25 maggio. «1 cittadini di Bastia Umbra hanno votato con raziocinio ed intelligenza, come richiede la gravità dei difficili momenti che stiamo vivendo a causa della crisi economica del nostro Paese. A livello nazionale hanno dato fiducia a Matteo Renzi ed al suo programma di scardinamento della vecchia politica. A livello locale hanno rinnovato la fiducia a Stefano Ansideri».
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