Seduta serale e scambio di idee sui controlli con i cani dei carabinieri
BASTIA UMBRA – Tutte approvate all’unanimità le pratiche discusse nel corso del consiglio comunale di ieri pomeriggio; con un ospite d’eccezione: Antonio Bagnetti. L’ ex assessore all’ambiente, appena uscito dallo stato di arresto domiciliare cui si era dovuto attenere in seguito allo scandalo sulla gestione dei liquami nel bastiolo, come nel bettonese, era presente alla massima assise, che è iniziata proprio con la comunicazione del primo cittadino, Stefano Ansideri, sul recente convegno svoltosi a Bettona sulla situazione attuale dell’ambiente del comprensorio. “Si è parlato di filiera – ha detto il primo cittadino – come anche della volontà di far acquisire il marchio di denominazione di origine protetta alla porchetta, nonché delle esigenze delle famiglie degli allevatori”. “Il convegno ha rivelata una desolante realtà – ha considerato il consigliere comunale del Pd Erigo Pecci – che servirebbero 3.000 ettari di terreno per lo smaltimento dei Liquami in questione, il che ci posiziona al punte zero, quindi. Bisognerà pensare di fare degli investimenti”. “Concordo – ha aggiunto il consigliere comunale del popolo delle Libertà Filippo Longetti – e credo sia opportuno più che mai, specie in questo caso, non fare separatismi, ma piuttosto, approfondire il tema e trovare soluzioni comuni”. Propositi disattesi nel momento in cui, passando a parlare della recente edizione lel Palio de San Michele, il consigliere piddino Nadia Cesaretti ha dichiarato perplessità sul fatto che siano stati utilizzati i cani della sezione cinofila dei carabinieri per i controlli nel contesto della festa: “Con i ragazzi non serve la repressione; iniziamo, piuttosto a lavorare con i genitori e cerchiamo di agire in modo più caldo”. Sul tema, allargato dal caso della presenza dei cani fino all’abuso degli alcolici relativamente ai minorenni, l’assessore alla pubblica istruzione, Rosella Aristei, ha ribattuto: “Forse, invece, la presenza dei cani addestrati all’ingresso delle scuole, dove si distribuisce di tutto, sarebbe utile. La prevenzione non è sufficiente per combattere alcuni pericolosi fenomeni”.
Alberta Gattucci