Bastia

Aveva in casa oggetti hi-tech e gioielli rubati

POLIZIA Preso albanese Ora si cercano i suoi complici
E’ UN TESORETTO venuto fuori quasi per caso, frutto di una serie di furti compiuti tra Assisi e Bastia. Personal computer, macchine fotografiche e monili d’oro erano nascosti in un’abitazione in località Santa Lucia a Bastia, dove gli agenti del commissariato di Assisi della Polizia (nella foto) sono arrivati grazie a indagini scaturite da operazioni di controllo sul territorio.

L’ABITAZIONE è in affitto a una giovane, originaria della Bulgaria, dove vive con il suo uomo, F.A. di 23 anni, non in regola con il permesso di soggiorno e con precedenti per reati contro il patrimonio, che è stato arrestato per ricettazione e denunciato per furto. Il giovane è stato fermato in piena notte, poco prima delle 4 di qualche giorno fa, a bordo di una «Golf» in località Cipresso. Gli agenti della Volante poco prima nella stessa zona avevano trovato abbandonata una Fiat «Uno» risultata rubata. Gli occupanti erano riusciti a dileguarsi prima dell’intervento della polizia, che ha continuato le ricerche senza sosta in tutta l’area individuando la «Golf» sospetta con il giovane a bordo. Lo straniero è stato portato in stato di fermo al Commissariato di Assisi e, in seguito ai successivi accertamenti, è risultato domiciliato a Bastia in via Curiel nella casa della sua compagna bulgara.
Qui gli investigatori hanno trovato il tesoretto di cui l’albanese, nonostante le domande insistenti degli inquirenti, non è riuscito a spiegare la provenienza. Gli agenti hanno approfondito le indagini e trovato un giovane al quale era stato rubato un computer nuovo di zecca riconosciuto tra la refurtiva. Sono in corso altre verifiche per accertare la provenienza del materiale. Probabilmente è frutto dei numerosi furti messi a segno nelle scorse settimane, tra i quali uno a Cipresso nella villa di Vannio Brozzi che scoprì di essere stato derubato in piena notte, solo il mattino seguente.
Le indagini, intanto, proseguono per identificare i complici dell’albanese che probabilmente svolgeva il ruolo di ‘palo’ e forse anche di osservatore in zona per la banda dedita ai furti nelle abitazioni. Nel corso della medesima operazione è stato indagato per il reato di ‘clandestinità’ T.E. albanese anche lui di 23 anni, con precedenti per reati di spaccio.
Massimo Stangoni

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