BASTIA UMBRA Dritti fino a fine legislatura. Sgombrando il campo da dubbi su eventuali singole riserve in grado di mettere a rischio la tenuta della maggioranza, nel corso dell’ultimo vertice di lunedì tutte le anime del centrodestra hanno ribadito il proprio sostegno all’attuale amministrazione.Sulla ricandidatura al secondo mandato di Stefano Ansideri, tuttavia,la discussione è stata rimandata a un nuovo vertice, da convocare nei prossimi giorni, su richiesta di Fratelli d’Italia, il movimento guidato localmente da Luca Livieri, da cui è giunta la proposta di un nuovo confronto alla presenza del sindaco per sciogliere gli ultimi nodi. Nessun dubbio invece nell’Udc, che in linea con un sostegno “sempre coerente e senza tentennamenti”, in questi giorni si è unito al Pdl ufficializzando il proprio sostegno ad Ansideri in una “piena e convinta condivisione di idee e con la ferma intenzione di proseguire nel segnale di cambiamento già intrapreso”. “Riteniamo – sottolinea il coordinatore dell’Udc Mauro Timi – che questa amministrazione abbia fin qui svolto un buon lavoro pur operando in un difficile momento economico.A fronte di ciò un naturale proseguimento del mandato a Stefano Ansideri è ampiamente auspicabile”.E mentre sul fronte delle candidaature il centrosinistra naviga ancora a vista, il gruppo consiliare del Pd incalza la giunta criticandone le scelte in fatto di gestione dei soldi pubblici. “In un periodo comequesto – rileva il consigliere Casagrande – occorre impiegare le risorse nel migliore dei modi e nell’interesse generale della città. Al contrario, abbiamo visto molti esempi di soldi spesi male: il pool chiamato ad elaborare il Prg, ancora in alto mare, dopo aver liquidato i vecchi tecnici; la nuova viabilità tra via Roma e via Firenze; la rassegna “Dolcemente Bastia”, affidata a un’associazione di Perugia a discapito dei commercianti locali, e la rassegna “Bastia Estate”, con due appuntamenti a pagamento quando altri Comuni propongono spettacoli gratuiti con artisti di primo livello. Questa amministrazione, sempre più scollegata con la città e non più credibile, dopo il defilamento di quattro assessori (tra cui un vicesindaco e un assessore all’urbanistica) e diversi consiglieri, ormai non è più in grado di governare”.
Sara Caponi