Cordoglio del sindaco di Bastia. La Regione Umbria: «Rafforziamo l’impegno»


— BASTIA —
NON PUÒ considerarsi chiuso il caso del bambino di appena tredici mesi deceduto giovedì pomeriggio per soffocamento nell’asilo nido di Bastia. Il pm della procura della Repubblica di Perugia, Daniela Isaia, infatti ha disposto l’autopsia sul piccolo cadavere che sarà eseguita dall’Istituto di medicina legale dell’Università di Perugia entro la giornata di sabato. E’ questo l’ultimo atto in ordine di tempo di una vicenda tragica che ha messo a rumore la comunità locale e impegnato per lunghe ore di accertamenti e verifiche gli inquirenti. In primo luogo i carabinieri al Comando del capitano Sebastiano Arena che fino a tarda notte hanno raccolto numerose testimonianze delle maestre d’asilo e svolto un accurato sopralluogo. Sulle cause del decesso, un rigurgito durante il sonno che ha soffocato il piccolo Edoardo, non ci sarebbero dubbi, anche secondo i rilievi esterni eseguiti dal medico legale Gualtiero Gualtieri. Tuttavia, il magistrato vuole conoscere le cause tecniche profonde di un caso che rientra in una pur rara casistica riguardante la morte improvvisa di bimbi entro il primo anno di vita. Rara certamente, ma non di assoluta eccezionalità, come è vero che un caso analogo accadde due anni fa sempre a Bastia ad una bambina che morì nella notte mentre dormiva tra i genitori. Profonda emozione la tragedia del piccolo Edoardo ha suscitato nella comunità locale, anche al di fuori della famiglia e dei parenti. Il padre è un libero professionista, originario di Mantova, che ha scelto Bastia come luogo di residenza con la moglie di origine rumena e con l’unico figlio. Oltre alla solidarietà per i familiari molte gli attestati nei confronti dell’asilo «Piccole orme», considerato tra le migliori strutture private di assistenza all’infanzia, con una fama riconosciuta di professionalità delle educatrici, dirette da Rosita Orologio. Non ultimi gli attestati delle istituzioni. L’amministrazione comunale di Bastia si è detta vicina alla mamma e al papà del piccolo Edoardo. Inoltre, sottolinea la qualità, la competenza e la sensibilità delle strutture private operanti nel territorio comunale. Sostegno e solidarietà è stato espresso nei confronti delle educatrici del nido «Piccole Orme» che si sono trovate a gestire una così tragica situazione. «Il drammatico evento — ha dichiarato il sindaco Francesco Lombardi — non può, né deve sminuire la dedizione, l’amore e la passione con cui le educatrici si impegnano nel loro lavoro». «Colpiti dalla dolorosa vicenda avvenuta nel nido di Bastia, esprimiamo ai genitori del piccolo il più sentito cordoglio e a tutti coloro che soffrono per la sua perdita la più affettuosa vicinanza», ha affermato l’assessorato regionale all’Istruzione e formazione professionale. «In modo particolare — continuano i rappresentanti dell’Assessorato — siamo vicini a chi si è assunto l’impegno e la responsabilità di dedicare professionalità e sensibilità educativa, alla cura dei più piccoli, e che non può che condividere dolorosamente il lutto di Bastia. La Regione Umbria assieme ai Comuni, ha fornito in questi ultimi due anni non solo regole rigorose, ma anche un attento supporto e accompagnamento alle strutture educative per la prima infanzia. Una qualsiasi valutazione di ciò che è accaduto è affidata a chi è competente a farlo e non permette per ora considerazioni che vadano oltre al dolore e al cordoglio. Ma si rafforza l’impegno — conclude l’Assessorato — a considerare i bambini come il tesoro e la speranza più grande di tutta la comunità regionale e la volontà di concentrare sempre più l’impegno di tutti noi sulla centralità dell’infanzia».
m.s.
 

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