Nel violento impatto perde la vita un noto docente universitario



di STEFANO CINAGLIA
— TERNI —
UN GIOVANE e affermato professore dell’Università di Perugia e due anziani coniugi hanno perso la vita nell’inferno che si è scatenato sul Rato. E’ stata strage sul raccordo autostradale Terni-Orte: il bilancio del terrificante incidente avvenuto intorno alle 11.30 di ieri all’altezza dello svincolo di San Liberato, nel territorio comunale di Narni, è di tre morti e cinque feriti (quattro donne e un uomo), tra cui una ventottenne in gravissime condizioni, ricoverata in prognosi riservata al «Santa Maria di Terni».

TRE LE AUTO coinvolte, due quelle entrate in collisione frontale a causa di uno sbandamento e di una circostanza che si è rilevata drammatica: l’invasione della corsia opposta lungo il tratto appositamente privo di «spartitraffico» per consentire il movimento dei mezzi di soccorso nei casi di emergenza. Lo schianto tra i due mezzi ha ucciso sul colpo Piero Lunghi (nella foto), 35 anni, brillante docente universitario di gestione dei sistemi produttivi e logistica industriale alla Facolta d’Ingegneria dell’Università di Perugia, e una coppia di coniugi di origine catanese, B.F., di 84 anni, e la moglie F.R, di 68. Il professor Lunghi, nativo di Costano, era diretto a un convegno a Roma. Conosciutissimo in Umbria e affermato in campo nazionale e internazionale, coordinava oltre cento progetti di ricerca in collaborazione con istituzioni, aziende nazionali ed europee. Autore, tra l’altro, di decine di pubblicazioni sulle principali riviste di settore, con lavori presentati nei principali convegni del mondo. Con lui, in una Lancia Y, viaggiava l’assistente rumena di 28 anni. R.S, ora in lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Terni.


FORSE ERA PROPRIO la donna al volante ma resta incerto, per la polizia stradale di Terni diretta dal dottor Francesco Falciola, che ha effettuato per ore i rilievi del caso gestendo la complicata fase dei soccorsi, chi dei due fosse effettivamente alla guida. Fatto sta che la Lancia Y avrebbe sbandato, toccando il guard-rail sul lato destro della carreggiata e finendo sul lato opposto, proprio nel tratto senza new-jersey, con invasione dell’altra corsia di marcia. Inevitabile e disastroso l’impatto con il mezzo che sopraggiungeva, un’Alfa 156 condotta da B.M, trentaquattrenne di Catania, con a bordo i due anziani coniugi deceduti. Per l’autista, figlio della coppia, ferite non gravi che comunque hanno reso necessario il suo ricovero all’ospedale di Narni. E la sciagura avrebbe potuto avere conseguenze ancor più terribili se una Nissan Primera con tre donne a bordo, residenti a Centola di Caserta, non fosse miracolosamente riuscita a schivare il groviglio di lamiere che si è trovato di fronte.


PER LE OCCUPANTI di questa vettura soltanto lievi ferite. Scenario infernale quello apparso ai primi soccorritori, che nulla hanno potuto per scongiurare i decessi. Oltre alla polizia stradale (per gli accertamenti) sono arrivate le ambulanze del 118, carabinieri e vigili del fuoco due ore per liberare la strada. L’esatta dinamica dello schianto resta al vaglio della polizia: malore malore o distrazione del conducente, lo sbandamento della Lancia Y. La carreggiata nord del raccordo e è stata chiusa fino ad oltre le 16; code e rallentamenti in entrambe le direzioni, mentre i soccorritori provvedevano a liberare la strada dal groviglio di mezzi incidentati.

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