Pronta la petizione, sabato manifestazione in piazza: così il centro storico sarà ancora più brutto
Il centrosinistra contro la Giunta: “no” alla riapertura al traffico

BASTIA UMBRA – La decisione, adottata dalla giunta Ansideri in via sperimentale, di riaprire al traffico piazza Mazzini, ha già sortito un effetto concreto: ricompattare il fronte dell’opposizione di centrosinistra, uscito con le ossa rotte dalle elezioni amministrative di circa un anno e mezzo fa.
Partito democratico, Rifondazione comunista, Sinistra critica, Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei valori si sono infatti ritrovati attorno alla proposta di lanciare una petizione popolare contro la riapertura al traffico di piazza Mazzini. A sostegno della petizione, i partiti saranno in piazza già sabato prossimo, mentre presto elaboreranno una proposta da contrapporre alla misura assunta dall’a mministrazione comunale. Obiettivo della petizione, è quello di coinvolgere la cittadinanza rispetto ad una decisione che – a giudizio dei partiti del centrosinistra bastiolo – rappresenta un danno alla collettività e il fallimento più evidente della giunta di centrodestra al governo di Bastia Umbra.
“Le macchine renderanno ancor più brutto il centro storico ed allontaneranno la possibilità di realizzare piste ciclabili e ampi percorsi pedonali, di ridurre l’uso dell’a utomobile (a Bastia sono in pochissimi ad utilizzare la bicicletta per gli spostamenti, ndr)”. La riapertura al traffico della piazza è stata giudicata in totale controtendenza rispetto a quanto avviene ormai in qualsiasi altra città, dove si riserva il centro storico unicamente ai pedoni, vietando il traffico veicolare.
“Inquinamento, rumore, pericoli, impatto visivo, stress, caos, insicurezza: sono tutti problemi reali, che il flusso continuo di auto genera dove, al contrario, ci sarebbe bisogno di tranquillità, spazi liberi e sicuri”.
“Crediamo – è per ora la proposta dei partiti del fronte contro la riapertura della piazza al traffico veicolare – che le politiche per il recupero del centro storico, dovrebbero prevedere la sistemazione e la pedonalizzazione di tutti i vicoli, un nuovo sistema di illuminazione pubblica, sgravi sulla nettezza urbana e sulle tariffe del metano, la ricollocazione di tutti gli uffici comunali nel cuore cittadino, contemplando un arredo urbano permanente e particolare, da studiarsi attraverso un concorso di idee per rendere questo spazio finalmente fruibile dai cittadini”.
Lo scontro su piazza Mazzini è dunque aperto e tra una settimana andrà in scena il primo confronto, che vedrà contrapposti il fronte del “no” alla pedonalizzazione e quello del “sì”.

di MASSIMILIANO CAMILLETTI

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