AMBIENTE Torna a Bastia Umbra il Caccia Village 2013 con oltre 200 aziende e uno staff di 1.000 addetti, ecco il programma
di Isabella Rossi
ABASTIA UMBRA – C’era una volta la fiera della caccia, della pesca e del tempo libero. Con il Caccia village 2013, ospitato dal 17 al 19 maggio da Umbriafiere di Bastia Umbra, quest’anno la manifestazione annuncia un salto di qualità. Non solo fiera con adesioni delle più importanti realtà produttive italiane. Ma anche evento culturale e scientifico per approfondire conoscenze e curiosità storiche con convegni, focus e letteratura venatoria. Sono in tutto 200 le aziende partecipanti “con uno staff di circa 1.000 addetti”,di cui 135 solo per il settore caccia, e con aziende dei settori del munizionamento e degli accessori (coltelleria, componentistica, abbigliamento ed ottica). L’aumento degli espositori rispetto alla scorsa edizione è del 30% ma tanti sono cambiati assecondando lo spirito della nuova edizione che spazia fino al turismo venatorio, senza dimenticare i produttori di mangimi e affini. La pesca conquista quasi un intero padiglione e conta ben 30 espositori.Largo anche al softair, attività ludico ricreativa, con 30 produttori e campi di tiro dinamico messi a disposizione dei visitatori. C’è un momento anche per la buona tavola, rappresentata da 30 aziende ed un “banco del gourmet” dedicato a tartufi umbri e norcinerie.E partecipano alla fiera-evento le armerie umbre “in tutto 7 o 8 superstiti dei circa 50 presenti una ventina di anni fa”. Ma la caccia ha i suoi “effetti collaterali” e le istruzioni per l’uso non sono mai abbastanza, dalla medicina alla formazione. Come emerge anche da tutta una serie di focus offerti in fiera con temi variano dalla ascesa dei piccoli calibri fino alla banca del sangue animale e al recupero degli ungulati feriti. Insomma, commerci, cultura ed intrattenimento (in programma esibizioni dei falconieri di Maremma e dimostrazioni cinofile). Ma se di una novità principale si può parlare è la direzione mitteleuropea verso la quale avanzano le nuove tendenze in campo venatorio, ha sottolineato Andrea Castellani, ideatore e padre della fiera, che ieri mattina ha presentato la manifestazione a Palazzo Donini insieme a Vladimiro Palmieri giornalista e autore di “La caccia in Umbria negli anni ’50′” (focus domenica 19). Attesi sono circa 25mila partecipanti (programma suhttp://www.cacciavillage.it/programma.php). “Il nostro mercato di riferimento è l’Italia centrale e meridionale, aree all’interno delle quali Caccia Village non teme rivali”, ha commentato Lazzaro Bogliari presidente di UmbriaFiere, sede dell’evento. Secondo l’assessore Fernanda Cecchini,nonostante il calo delle doppiette umbre, ora a quota 30mila, l’Umbria resta una delle regioni italiane con la più alta densità di cacciatori ed il Caccia Village “è un’occasione importante anche per le aziende che operano nel settore” Ha chiuso la conferenza il presidente nazionale della Federazione Italiana di tiro a volo, Luciano Rossi, che ha annunciato la presenza degli atleti della squadra nazionale di Tiro a volo durante la giornata di sabato, “o al massimo di domenica”.