Bastia

Atti vandalici ai manifesti elettorali di Ansideri

Il coordinatore del Pdl Fratellini: “Non ci faremo intimidire, torneranno a posto”

BASTIA UMBRA – Il gruppo bastiolo del Pdl denuncia i vandali che hanno divelto circa quaranta plance con i manifesti che ritraggono il candidato sindaco del centro-destra, Stefano Ansideri. Il tutto è avvenuto nella notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 aprile nelle vie Gramsci, della Repubblica, delle Nazioni, Hochberg e Monte Vettore. I responsabili del gesto sono ancora ignoti. Fratellini, coordinatore comunale del Pdl, racconta “hanno organizzato tutto con grande attenzione, dimostrando di conoscere bene la dislocazione delle telecamere di sorveglianza, dal momento che le plance sono rimaste in piedi proprio nelle vie controllate dai monitor. Tuttavia, annuncio ai vandali che il loro gesto non scoraggia i giovani bastioli che sostengono Ansideri; anzi. Loro, dopo aver lavorato tre notti per istallare i manifesti , si rimetteranno all’opera per ripristinare le plance al loro posto. Gesto che verrà ripetuto con costanza e disciplina, fino a quando i deficienti in questione si divertiranno a offendere il volontariato altrui. I giovani che sostengono Ansideri saranno lieti di dimostrare ulteriormente che è ora di sostituire chi crede ancora di poter far politica con atti intimidatori”.


A proposito di denunce, Criscuolo e Tabarrini fanno chiarimenti. L’assessore piddino: “Smentisco le indiscrezioni che mi vogliono interessato a entrare nel partito Sinistra e Libertà, chiacchiere messe in giro da chi vuole screditare il mio impegno politico o non gradisce la mia presenza nella lista del Pd, nella quale attendo di essere inserito. Inoltre, esprimo rammarico per non aver ricevuto parole di solidarietà da parte del mio coordinatore, Capocchia, che, in questo frangente, non sta difendendo la mia fedeltà al partito che rappresentiamo entrambi”. Criscuolo, invece: “Smentisco la mia partecipazione all’incontro organizzato dal candidato sindaco delle Liste Civiche, Rosella Aristei. Non si organizzano appuntamenti che hanno il sapore dell’agguato elettorale”.
Alberta Gattucci

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