ASSISI IL SINDACO METTE LA GIUNTA SOTTO ESAME «IN QUESTI ANNI, per senso di responsabilità, ho avuto molta pazienza e credo di aver dimostrato, con i miei normali limiti e difetti, rispetto e impegno per tutto e per tutti. Purtroppo ho dovuto constatare atti e atteggiamenti contrari ai mandati conferiti e alla fiducia concessa». Claudio Ricci, sindaco e candidato del Pdl per la conferma sulla poltrona di primo cittadino, non fa nomi, ma l’accusa è pesante. Anche perché cade in una fase politica delicatissima, con le forze politiche che sono da tempo in movimento alla ricerca di assetti, alleanze, idee. Ricci, inoltre, che ha indicato nella prossima settimana il termine per un chiarimento nella maggioranza, è impegnato in una verifica fra consiglieri, assessori e forze politiche — praticamente sotto esame — e a breve dovranno venir fuori le posizioni di chi è con lui e chi no. Il sindaco va oltre. «Chi decide di candidarsi sindaco legittimamente, o essere contro il sindaco in carica, anche in questo caso legittimamente — dice Ricci —, dovrebbe utilizzare il buon senso di trarne le ovvie conseguenze». Considerato che Bartolini, notoriamente, è pronto a proporsi per la carica di primo cittadino, è evidente che l’invito è per lui. Non è pensabile, però, che il vicesindaco faccia questa mossa. Si arriverà al ritiro delle deleghe come da tempo in seno al Pdl si chiede? Intanto, spiega Annibale Vescovi, coordinatore del Pdl, Ricci e rappresentanti del Pdl Assisi incontreranno i responsabili locali dell’ Udc; un appuntamento, frutto di incontri precedenti, tesi alla ricomposizione di quell’area moderata di centrodestra che per ideali prevede l’inclusione dell’ Udc. Dall’opposizione, intanto c’è chi rilancia le ‘primarie’. «Noi di ‘Buongiorno Assisi!’ siamo assolutamente d’accordo con il segretario nazionale del Pd Bersani — dice Franco Matarangolo, portavoce del raggruppamento che vede insieme Mongolfiera, Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia Libertà —. Ma è d’accordo anche l’Idv che le primarie di coalizione siano lo strumento più corretto e democratico per scegliere il candidato-sindaco di Assisi. E anche il segretario politico del Pd, Mariano Borgognoni, riconosce che la strada della consultazione dei cittadini sia, alla fine, quella da percorrere per andare tutti nella stessa direzione. Esistono invece settori del Pd, che si dichiarano tuttora resistenti a consultare il popolo. Perché mai? Anche lo Statuto del Pd le prevede. E allora — conclude — non si perda altro tempo e si individui il candidato di tutto il centrosinistra».
Maurizio Baglioni
Nazione-2010-11-12-Pag15
