Economia internazionale del turismo è il nuovo nome: la sede resta nella città serafica
Rettore e sindaco Per Bistoni “il nuovo indirizzo garantisce il futuro della sede decentrata”Per Ricci “la soluzione apre a nuove prospettive”
ASSISI – Dopo la battaglia pubblica, ieri per il sindaco Claudio Ricci e l’intera giunta comunale è stato il giorno del legittimo orgoglio: il corso di laurea in Economia del turismo con sede ad Assisi cambierà nome, ma a partire da ottobre prenderà il via un nuovo percorso formativo per l’anno accademico 20102011. Il corso di laurea in Economia internazionale del turismo, questo il nuovo nome, è nato grazie alla sinergia tra l’Ateneo perugino e l’Università per stranieri di Perugia, avrà la sua sede sempre nella città sera-fica e come riferimento la facoltà di Economia.
Il nuovo corso intende fornire agli studenti metodologie di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche di azienda, mediante l’acquisizione delle necessarie competenze in più aree disciplinari: economiche, aziendali, linguistiche, giuridiche e quantitative.
I dettagli del nuovo corso di laurea sono stati illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sala ex Senato del Rettorato, alla presenza, tra gli altri, del rettore dell’Università degli studi di Perugia, Francesco Bistoni, del prorettore, Antonio Pieretti, di Pierluigi Daddi e Giorgio Bonamente, rispettivamente presidi delle facoltà di Economia e di Lettere e filosofia, del sindaco Ricci, e del senatore Franco Asciutti. Presente anche la professoressa Paola Bianchi De Vecchi, intervenuta in rappresentanza del rettore della Stranieri, Stefania Giannini. Il nuovo corso di laurea sarà articolato in unico percorso curriculare,con l’obiettivo di formare giovani laureati in grado di inserirsi a livello dirigenziale nelle strutture turistiche nazionali ed internazionali, con una particolare attenzione alle discipline economiche, con riferimento ai pro-fili micro e macro economici, e all’insegna-mento delle lingue occidentali ed orientali.
Ovviamente soddisfatto il sindaco si Assi-si dopo la “battaglia” che ha messo in moto in prima persona, affinché il corso di laurea in Economia del turismo non chiudesse i battenti. “La soluzione al nostro problema di città-sede universitaria – ha dichiarato Ricci – è stata possibile solo grazie alla capacità di soggetti pubblici diversi che hanno messo in comune idee e risorse. Il risultato ha consentito non solo di mantenere la presenza universitaria di Assisi, ma di creare concrete premesse per nuove e, fino a ieri, impensabili prospettive. Istituiremo anche un master post-laurea in ‘Internazionalizzazione dell’offerta turistica e promozione del territorio’, particolarmente legato alla realtà culturale ed economica di Assisi. Possiamo mettere a disposizione – ha concluso il sindaco – la sede per l’attività didattica già operante a Santa Maria degli Angeli e palazzo Bernabei, opportunamente restaurato, nel centro storico della città, destinato ad ospitare oltre al Centro studi ebraico-cristiani, i corsi master e di alta formazione”. E, altrettanto soddisfatto, è stato il commento del senatore Pdl Franco Asciutti che, fin dal primo momento, si è adoperato per arrivare ad una conclusione positiva della vicenda. “Il meri-to è dei rettori Bistoni e Giannini, che si sono attivati immediatamente e hanno lavorato in sinergia per evitare la cancellazione del corso di laurea di Assisi. Questa soluzione di fatto anticipa – ha dichiarato Asciutti – l’articolo 3 della riforma dell’Università, che prevede la stretta collaborazione tra i vari Atenei”.
Commento positivo, ma non senza accenti preoccupati per l’immediato futuro, arriva anche dal rettore dell’Università di Perugia, Francesco Bistoni. “Riprendiamo l’attività didattica in Assisi – ha dichiarato Bistoni – con un nuovo corso e nuove prospettive che garantiscono il presente ed anche il futuro della sede decentrata. Opereremo insieme all’Università per Stranieri che in queste settimane ha lavorato insieme a noi per mettere a punto la soluzione. Inoltre, opererà insieme alla facoltà di Economia anche quella di Lettere e filosofia. Dobbiamo essere prudenti nel descrivere il futuro delle attività universitarie – ha concluso Bistoni – perché non possiamo escludere la necessità di dover ridimensionare l’offerta formativa del nostro Ateneo già nel prossimo futuro”.
P. P. BUR.