SI PUÒ TORNARE a pregare sulla tomba di San Francesco. Il breve lavoro di restauro si è concluso, e chi scenderà nell’ombroso cuore della basilica (la cripta era chiusa al pubblico dal 25 febbraio) troverà colori e luce nuova. Si ricomincia con tutti i crismi: civili e, ovviamente, religiosi. Nel pomeriggio di oggi è atteso Giancarlo Galan, ministro per i Beni culturali, che compirà una visita privata in attesa della presentazione, domani, ai mezzi d’informazione, del risultato dell’intervento, il primo realizzato dopo la costruzione dello spazio ipogeo.
Da domenica la tomba, meta ogni anno di migliaia di pellegrini, verrà riaperta al pubblico. I lavori, in particolare, hanno riguardato la ripulitura che ha eliminato i residui scuri dovuti alle candele, ridonando all’ambiente l’aspetto e la luce originale.Il corpo di San Francesco venne nascosto nel sarcofago di pietra posto sotto l’altare maggiore della basilica inferiore; non si voleva correre il rischio di profanazioni. Nel 1818 i frati, su autorizzazione del Papa Pio VII, ebbero la possibilità di riesumare il corpo e di deporlo in una nuova urna. Successivamente venne costruita la nuova cripta, con accesso grazie a due rampe di scale, su progetto dell’architetto romano Pasquale Belli e la realizzazione dell’architetto assisano Giuseppe Brizi; successivamente, fra il 1825 e il 1832, la tomba venne modificata su progetto dell’architetto Ugo Tarchi.Domani alle 11 il restauro verrà presentato alla presenza, fra gli altri, del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale.
Maurizio Baglioni

Nazione-2011-04-08-Pag42

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.