Concerto di Natale, un inno alla pace  «A TUTTI facciamo dono dell’augurio natalizio di Francesco: pace, giustizia, concordia, serenità interiore, semplicità, benessere umano e spirituale. Un messaggio e un augurio che vogliamo raggiunga la nostra Italia, che si appresa a celebrare il giubileo dell’unità nazionale». Padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento ha accolto così il pubblico che ha assistito ieri mattina, nella basilica superiore di San Francesco, alla venticinquesima edizione del Concerto di Natale; verrà trasmesso sabato 25 dicembre in eurovisione su Rai Uno, alle ore 12.30, dopo il messaggio Urbi et Orbi del Papa.
Un concerto che non ha deluso le attese, con standing ovation finale e dieci minuti di applausi per i protagonisti, cosa mai vista in un venticinque anni. Grazie a un programma ben calibrato e a interpreti di primo piano guidati dalla ‘bacchetta’ Steven Mercurio: Michael Bolton e Noa, l’ensemble di soprani Div4s, il violino di Roberto Ranfaldi, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, il coro di voci bianche «I Piccoli Musici» diretto da Mario Mora, e la Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco di Assisi, guidata da padre Giuseppe Magrino. Il concerto, come accade da 25 anni, è stato aperto,da Stille Nacht di Franz Gruber (nell’elaborazione e orchestrazione di Giancarlo Gazzani). Di seguito brani di Williams, Foster; il tradizionale Adeste Fideles; La vita è bella di Nicola Piovani; Meditation, di Massenet; il Gloria di Vivaldi; Barcarole di Offenbach; Hallelujah di Cohen, Carola dei campanelli di Leontovich; Ave Maria di Bach; Il mattino, Danza di Anitra e Nell’antro del Re della montagna di Grieg; O Holy Night di Adam; The Walk to the Paradise Garden di Delius; Christmas Festival di Anderson. Fra gli intervenuti il Cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi, Cardinale Attilio Nicora, il Nunzio Apostolico per l’Italia, monsignor Giuseppe Bertello, il Ministro Renato Brunetta, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, Mauro Mazza, direttore di Rai Uno, l’ambasciatore israeliano in Italia Gideon Meir. «E’ un’emozione sincera e vera essere qui, soprattutto perché noi speriamo che la musica possa continuare ad avere questa grande funzione per la pace tra i popoli essendo un linguaggio universale» ha evidenziato il Cardinale Ravasi.
Maurizio Baglioni 
Nazione-2010-12-19-Pag14

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