RAFFICA DI DENUNCE Ottanta residenti in un appartamento Ma è solo una truffa alle assicurazioni  CARO-ASSICURAZIONI, c’è chi ha provato il risparmio ‘fai da te’. Ma il bonus-malus «alla napoletana» non è piaciuto per niente ai carabinieri, che hanno denunciato ottanta persone. Dovranno rispondere dei reati di truffa aggravata, falso materiale commesso da privato in atto pubblico, uso di atto falso. I militari della stazione di Santa Maria degli Angeli, guidati dal luogotenente Stefano Troga, nel corso di lunghe e mirate indagini, hanno scoperto un giro di ingegnose truffe ai danni di diverse compagnie assicurative, facendo scattare la denuncia alla magistratura di 80 persone, in gran parte di Napoli. Fulcro della truffa un assicuratore di Assisi, di cinquantacinque anni, che aveva fornito la sua complicità e messo a disposizione la sua esperienza nel settore assicurativo. L’indagine, partita lo scorso aprile, ha messo in un luce un sistema sopraffino per pagare a metà prezzo le polizze furto-incendio delle autovetture. A minare il piano messo in atto, un particolare che ha portato subito sull’avviso i carabinieri e che ha bruciato la strategia: il fatto, cioè, che troppa gente avesse la residenza nello stesso appartamento posto proprio nelle immediate vicinanze della basilica di Santa Maria degli Angeli.Il trucco-truffa era quello di falsificare documenti d’ identità o le patenti di guida di coloro che volevano approfittare dell’illecito sconto; facevamo infatti risultare la loro residenza in Umbria (appunto nell’appartamento della cittadina della Porziuncola) ove avevano modo di pagare tariffe assicurative molto più basse rispetto a quelle in vigore per la zona di Napoli e provincia. A mettere in guardia i carabinieri di Santa Maria degli Angeli era stato proprio il fatto che diversi soggetti provenienti dall’area campana avevano dichiarato di risiedere in uno stesso appartamento. Una coincidenza che era apparsa subito sospetta agli uomini del luogotenente Troga che hanno voluto vederci chiaro. E’ così venuto fuori che l’affollato appartamento altro non era che un modo per truffare le compagnie assicurative. Le indagini hanno consentito di identificare tutti i presunti truffatori, scongiurando, per giunta, danni per migliaia di euro ai danni delle assicurazioni, con possibili ricadute economiche anche sugli automobilisti della nostra regione.
di MAURIZIO BAGLIONI

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