«Uffici giudiziari, perdita ingiustificata»— ASSISI — «LA PERDITA del Tribunale, del Giudice di pace rappresentano l’eutanasia di una città che sta perdendo i suoi servizi essenziali». Lo sostiene l’avvocato Franco Matarangolo, del comitato «Giustizia di prossimità» (ma in passato anche amministratore cittadino) che evidenzia come la città del Santo Patrono d’Italia stia subendo dei colpi terribili sul piano dei servizi per i cittadini e per la salvaguardia del centro storico, minato da anni da un peso demografico minimo e dall’incapacità di mantenere al suo interno servizi e attività se non legati al turismo. «Stiamo arrivando al punto di una città che apre al mattino per accogliere i visitatori e chiudere alla sera per la mancanza di attività alternative, in funzione della vita dei suoi abitanti e di quelli del territorio» aggiunge Matarangolo. La vicenda relativa alla perdita degli uffici giudiziari (il Tribunale con sede in Assisi, il Giudice di pace, a Santa Maria degl Angeli), rischia di mettere in crisi la vita e il ruolo della città. «Si è deciso, a livello nazionale, di chiudere gli uffici giudiziari minori, in nome di un risparmio sui generis che non esiste, né in termine di personale, che di edifici che dovranno ugualmente essere reperito; tutto questo diventa solo un danno per i cittadini che dovranno fare riferimento su Perugia e Foligno — aggiunge Matarangolo —. E pensare che, a suo tempo, ci eravamo battuti tanto per mantenere il Tribunale in Assisi proprio per garantire servizi che significano movimento di persone e anche risvolti economici e di vita per una città. Assisi appare sempre più una nobile decaduta, senza che nessuno riconosci il suo ruolo di città speciale».
Maurizio Baglioni