LA FASE 2
ASSISI Runner, bambini e bici nei parchi, famiglie che si ricompongono,
strade che tornano ad affollarsi, c’è chi torna al lavoro e chi attende fuori dal bar un caffè da portar via: anche ad Assisi, Bastia Umbra e Bettona è iniziata la fase 2, quella della convivenza con il Covid-19. Ad Assisi
ieri sono stati riaperti anche i cancelli dei 13 cimiteri comunali. L’accesso è consentito tutti i giorni, sabati e domeniche inclusi, per ora solo al mattino dalle 8,30 alle 12,30. Le visite ai defunti non potranno protrarsi per un
tempo superiore a 30 minuti a persona per dare modo a tutti di poter accedere entro l’orario di apertura prestabilito. I controlli ed il presidio degli ingressi vengono effettuati, in questa prima fase, dal personale volontario delle Confraternite di Assisi. A Bastia Umbra e Bettona invece i
cimiteri riaprono oggi. Nei cimiteri bastioli le visite ai defunti sono
possibili dal martedì alla domenica dalle ore 8,alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 18. «Quando entrate per la prima volta al cimitero dopo due mesi – dichiara il sindaco Paola Lungarotti – cercate l’olivo della pace e della speranza:è un grande simbolo per tutti noi e se vogliamo un grande monito affinché ciò che abbiamo vissuto non si ripeta più».
Il cimitero di Bettona sarà aperto dal martedì alla domenica
con limitazioni delle presenze nel fine settimana. Aperte da
ieri anche le aree verdi ad esclusione delle zone dove si trovano
i giochi per bambini. «La riapertura delle aree verdi – dice il sindaco
Stefania Proietti – consente una importante risocializzazione,
ma si raccomanda prudenza nel frequentare questi luoghi e
di adottare tutte le misure necessarie per limitare al massimo la
possibilità del contagio». A Passaggio di Bettona per ora sono
aperti soltanto i giardini del bosco didattico situati vicino al
campo sportivo comunale. Da lunedì prossimo saranno fruibili
anche gli altri spazi verdi pubblici. A Bastia tutte le aree verdi
tornate nella disponibilità dei cittadini ad eccezione dei giardini
di viale Marconi dove c’è da attendere la fine dei lavori.
Massimiliano Camilletti
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