Bastia

Assisi Antiquariato fa il record: 85 espositori e 40 sono rimasti fuori

GRANDE SPAZIO AI MOBILI UMBRI XVI E XVII MA ANCHE AI VENEZIANI E ALLO STILE IMPERO

LA MOSTRA

BASTIA Si annunciano ottime le prospettive per la quarantaquattresima edizione di ‘Assisi Antiquariato’ che si aprirà sabato prossimo per chiudere i battenti domenica 1 maggio, e che richiamerà, come da tradizione consolidata, gli appassionati di mobili, dipinti, sculture, gioielli, maioliche, orologi, tappeti e grandi arredi, tutti certificati. Per quanti visiteranno gli stand, elegantemente adattati nei padiglioni di Umbriafiere a Bastia tante sorprese e tanta arte antica che torna nella nostra regione, con tutto il suo fascino, secondo tradizione ai primi tepori che annunciano la bella stagione. «Quest’anno c’è stata ressa per prendersi uno stand – dice molto soddisfatto l’antiquario Ennio Riccardi a nome della società organizzatrice Centro Internazionale Manifestazioni d’Arte (Cima), alla vigilia dell’inaugurazione – ottantacinque sono gli espositori e oltre quaranta sono rimasti fuori, ma abbiamo fatto la scelta di non allargare». Le botteghe antiquarie sono arrivate portando quanto di meglio oggi è nel mercato dalla Lombardia, dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana, dalle Marche, dalla Puglia e dalla Sicilia oltre che ovviamente dall’ Umbria. Interessanti le presenze oltre frontiera con due antiquari spagnoli, e uno francese, uno belga, di Montecarlo e SanMarino. Tra gli italiani nomi altisonanti, nomi che quando impongono un’epoca fanno tendenza, come i Fratelli Brun, Zanni e Res Antiquae di Milano, Cecchetto di Asolo, Galleria 56 di Bologna, Tornabuoni e Velona di Firenze, Antiqua Res di Roma, Brandi di Napoli. «Sembrerebbe che per il mercato antiquario ci sia una buona ripresa – annuncia Riccardi – grazie al ritorno del gusto per le cose antiche”. E spiega: “Ce lo dicono i risultati delle aste nazionali ed internazionali, ma il sentore di questo rilancio lo abbiamo percepito sensibilmente alla Mostra Internazionale di Firenze». Dal 23 aprile al 1˚ maggio, quindi, appuntamento da non perdere per collezionisti, studiosi e appassionati che negli stand di Umbriafiere potranno fare un interessante viaggio a ritroso nel tempo. Riflettori puntati soprattutto sui mobili, di tutte le epoche e provenienze, con prevalenza di pezzi dal centro-nord: grande spazio ai mobili umbri del XVI e XVII, a quelli veneziani e di stile impero. Sarà una vetrina di prestigio anche per i dipinti: dai lavori di alcuni grandi maestri del 1400 alle nature morte del 1600. E poi sculture, argenti, gioielli, orologi da tavolo e pendole di tutti i generi, icone russe, bronzi, tappeti, libri antichi e stampe, grandi arredi e splendide maioliche. Tutto rigidamente scelto da una commissione di esperti d’arte. Orari di apertura: festivi e prefestivi 10 – 20; feriali: 15 – 20. Luigi Foglietti

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