Il suo romanzo “La Pecora rossa” parla di un’adolescente in difficoltà


FRANCESCO CASTELLINI


Enrica Bonaccorti, autrice del romanzo “La Pecora Rossa” (Marsilio), è la vincitrice della nona edizione del premio letterario “Claudia Malizia”, sezione speciale del Fenice-Europa.
Enrica Bonaccorti vive e lavora a Roma. Da attrice di teatro a conduttrice radiofonica, dagli sceneggiati televisivi alla conduzione in televisione, da sempre la scrittura è la sua passione; ha firmato “La lontananza” e “Amara terra mia” e la sceneggiatura di un film, “Cagliostro”, con Massimo Girotti e Curd Jurgens.
Le sono stati assegnati la Maschera d´argento per la radio, tre Telegatti per la televisione e per la sua attività giornalistica il Flaiano, il Penne Pulite e il Guidarello d´oro. Ora è di nuovo alla radio, conduttrice di un suo programma dal titolo “Tornando a casa” su Radio Uno Rai.
La Pecora Rossa è il suo esordio narrativo.
“Pecora” di cognome e di fatto, diceva sempre di sì. Nessuno le aveva mai spiegato che
avrebbe potuto dire “no”. Ma la vita regala incontri e occasioni, magari nascoste proprio fra i guai… e trovarsi nella situazione più difficile per una ragazzina di sedici anni, come quella di aspettare un figlio, può diventare il volano per cambiare traiettoria alla vita. Qui comincia l´avventura di Pecora, una storia di riscatto e di un grande sogno realizzato con testarda determinazione. Il libro narra le vicende di una ragazzina, rossa crespa e lentigginosa, che nasce nella famiglia sbagliata e che sembra condannata a espiare il suo essere “diversa” mettendosi al servizio di tutti, senza mai ribellarsi o negarsi.
Per una di quelle capriole genetiche per niente prevedibili, non assomigliava a nessuno della sua famiglia. Mal sopportata da subito, bollata come diversa, colpevole di tutto, la sua sopravvivenza era farsi scivolare la vita sulla pelle come acqua sulla plastica, diventare lei stessa plastica per farsi rimbalzare addosso tutti i colpi che arrivavano.
La sezione “Malizia” è dedicata a Claudia, una giovane prematuramente scomparsa, la quale si rivolgeva ai suoi coetanei affinché dessero un significato alla propria esistenza, invitandoli a non dissiparla inutilmente, a lottare contro le insormontabili avversità. “Vivere è bello. Io amo la vita” – è una delle frasi contenute nel diario di Claudia e ripresa dal Premio Fenice-Europa.
“Il premio, nato nel 2000 – dichiara Rizia Guarnieri, coordinatrice dell´iniziativa – è riservato a romanzi, saggi e testimonianze che presentino aspetti legati all´amore per la vita, all´amicizia e alla speranza, elementi spesso trascurati dall´universo giovanile.”
La giuria tecnica, composta da Maria Giovanna Elmi, Lia Viola Catalano, Younis Tawfik e Rizia Guarnieri, ha indicato il vincitore della IX edizione tra i testi pervenuti.
La premiazione si terrà a Paciano il prossimo 13 settembre. Cento copie del libro prescelto saranno gratuitamente distribuite ai giovani lettori, affinché diventino messaggeri di vita.

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