Bastia

Assediati dalle risse

Calci e pugni tra stranieri in piazza Mazzini. Masci (Cdl) guida la rivolta 
 
BASTIA — Non bastano le statistiche sui buoni risultati contro la criminalità a tranquillizzare la gente. Occorre, invece, che la sicurezza diventi un problema di tutti, in particolare nel centro storico di Bastia che, come in altre realtà, è punto di ritrovo soprattutto degli stranieri. Quando uno dei tanti episodi di piccola criminalità, ma di notevole effetto sociale quale una rissa di extracomunitari, scoppia in mezzo alla gente, questo diventa un caso emblematico.
E’ successo domenica notte poco prima delle 22 e a raccontarlo è il capogruppo consiliare della Casa della Libertà l’avvocato Fabrizio Masci che è stato testimone diretto della rissa, insieme a sua figlia di soli 8 anni. «Eravamo in piazza Mazzini (nella foto) la piazza centrale della cittadina, insieme a tanta altra gente, al termine di una domenica particolare, dopo due giornate di eventi culturali (una mostra fotografica e un’estemporanea di pittura), iniziative culturali mirate a migliorare la qualità delle vita nella città». Improvvisamente è scoppiata una rissa tra una decina di extracomunitari che si sono presi a calci e pugni, facendo a botte tra loro, incuranti della gente che si è subito allontanata».
La domanda tra i presenti, che Masci ha rivolto in una lettera aperta al sindaco Francesco Lombardi, è stata: dov’era la polizia municipale o altre forze dell’ordine per tutelare la tranquillità dei residenti? «Tutti dicevano basta ed io per primo — scrive Masci — perché non se ne può più». Non era un evento eccezionale, ma al calare della notte il centro storico diventa zona franca. «Lo posso affermare con certezza e non per sentito dire — sottolinea il capogruppo della CdL — perché per la mia professione ho l’ufficio in piazza Mazzini e, ogni volta che devo lavorare fino a tardi, assisto ad episodi analoghi. E’ ora di prendere provvedimenti a tutela dei cittadini — insiste Masci — anche per evitare il cattivo esempio per i nostri figli».
Nella lettera aperta al sindaco, Masci ricorda che la sua forza politica, il centrodestra, ma anche il centrosinistra, hanno avuto una delega a difendere la sicurezza e la libertà dei cittadini. Queste sono priorità che non possono essere eluse e a questo fine Masci invita il sindaco e il presidente del consiglio comunale a portare il problema all’esame del consiglio comunale, perché siano adottate le decisioni necessarie. Rivolgendosi agli immigrati il capogruppo della CdL è chiaro: «Chi di loro rispetta le nostre leggi, ben venga, chi invece si pone al di fuori deve tornare a casa».
M.S.


 


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