Bastia

Aspettando la svolta l’Umbria avanza ma con il fiatone

UMBRIA IL NUOVO ANNO PER LA SVOLTA
 
Luciano Salvatore
 
MENTRE le teste pensanti dibattono sui due Pd — Partito democratico (lanciato ad Orvieto e osteggiato dalla sinistra Ds) e Prodi…DITTATORE (investitura proposta per domare gli arrembanti ministri), molti cittadini si arrovellano su argomenti più terreni. L’Umbria è una delle due regioni del centro-nord (l’altra è la Liguria) che secondo l’Istat ha un reddito familiare sotto la media nazionale: 27.920 euro rispetto ai 28.078 della penisola nel suo insieme. E sono 33 mila le famiglie che faticano a arrivare agli ultimi giorni del mese: centomila uomini, donne e bambini umbri.


LA PRESIDENTE della Regione, Maria Rita Lorenzetti, ha solennemente firmato una cambiale quando nel 2005 è stata rieletta con il 63 per cento e passa di consensi: «L’Umbria ha una grande sfida: compiere un salto di qualità in termini di sistema, così da collocarsi stabilmente tra le regioni d’Europa da un punto di vista civile, sociale ed economico».
Parole a cui sono seguiti impegni più articolati come la firma della «fase 2» — a Palazzo Chigi no, ma in Umbria si può dire — del Patto per lo sviluppo fra Regione e parti sociali: mai più finanziamenti a pioggia, maggiore remunerazione del lavoro flessibile e precario, percorsi più certi verso contratti a tempo indeterminato, risorse per la ricerca, «vigilanza» sulla realizzazione delle infrastrutture (Perugia-Ancona, Quadrilatero, raddoppio della ferrovia Orte – Falconara, collegamento di Perugia all’alta velocità toscana). La maggioranza della governatrice Lorenzetti sarà messa alla prova anche dalla riforma endoregionale, cioè la difficoltosa semplificazione della burocrazia per abbattere i costi delle poltrone. Negli enti le resistenze sono formidabili, a cominciare dalle Comunità montane con tanto di Assessorato ai Funghi e Tartufi.


LE FESTE di fine anno sono state precedute da una Finanziaria che, nonostante l’ottimismo di Prodi, trascina al rialzo i balzelli, tanto più costosi quanto meno saranno eliminati gli sprechi. Anche in Umbria si spera nella «svolta» del 2007 ma si crede poco ai finti Babbo Natale. Qualche notte fa, un pupazzo barbuto e rossovestito, sinistramente penzolante da una finestra, è stato scambiato per un ladro acrobata e preso a sassate. 

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