Bastia e il lavoro/1 Paola Mela, presidente della Confartigianato locale, fa il punto sul settore: in aumento le richieste di finanziamenti
Le maggiori difficoltà tra gli edili. “Il vero antidoto? Il nostro innato spirito imprenditoriale”
di MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA–La crisi economica che attanaglia l’economia globale non poteva certo risparmiare Bastia, che pure rappresenta storicamente una delle realtà più vivaci della nostra regione.
Crisi da cui non è immune il comparto artigianale, uno dei motori dell’economia locale. Prova ne è la crescita costante delle richieste di finanziamento, che gli artigiani rivolgono alla società Cosefir, la cooperativa di garanzia e servizi alle imprese di emanazione della Confartigianato.
La situazione ce la spiega Paola Mela, presidente di Confartigianato Bastia Umbra/Bettona: “Due sono essenzialmente i fattori di difficoltà che vive il nostro comparto: la riduzione costante dei margini di guadagno, a causa dei costi strutturali crescenti, e il calo delle commesse. La crisi non sta risparmiando alcun settore: a soffrire di più dopo la crescita impetuosa e costante degli ultimi anni, è l’edilizia, unitamente all’impiantisca, ad essa strettamente collegata. E’ dura anche per il tessile che deve fare i conti con la delocalizzazione della produzione verso Paesi dove la manodopera costa meno. Anche estetiste e parrucchieri faticano,ma nel complesso riescono a reggere il colpo. Certo è che, l’artigiano che offre maggior qualità ha più chances di competere rispetto a chi si rivolge ad un target medio-basso di clientela. Di queste difficoltà la richiesta crescente di finanziamenti che gli artigiani avanzano alla Cosefir non è altro che una spia. Confartigianato sta svolgendo un ruolo importantissimo da questo punto di vista ammorbidendo l’accesso al credito che le banche hanno reso rigidissimo. Una realtà come Bastia, che conta circa 1.200 attività produttive e 500 commerciali, ha tremendamente bisogno di risorse e di sostegno alle iniziative in grado di attrarre clientela”.
L’appello è rivolto anche all’amministrazione comunale: “Servono iniziative finalizzate alla promozione del prodotto e della produttività del territorio bastiolo. Iniziative di spessore e non isolate, da inquadrare in una progettualità di fondo. L’amministrazione locale – prosegue Paola Mela – dovrebbe inoltre affidare i lavori sotto i 500mila euro mediante trattativa privata rivolta alle aziende del posto, evitando di ricorrere alla gara pubblica dove potrebbero spuntarla anche imprese provenienti da fuori regione senza ricadute benefiche per l’economia del nostro territorio”. Sarebbe opportuno inoltre per la presidente di Confartigianato che, a livello nazionale, venissero rideterminare le tariffe dei premi Inail pagate dagli artigiani.
“Si tratta – spiega – di sanare un’assurda sperequazione che vede gli imprenditori artigiani versare premi assicurativi 3 volte superiori rispetto alle prestazioni ricevute dall’Istituto. In questi anni, grazie ai positivi risultati dell’impegno delle imprese artigiane per garantire la sicurezza sul lavoro, la gestione dell’artigianato presso l’Inail ha evidenziato un avanzo estremamente elevato che affluisce, in maniera infruttifera, alla tesoreria dello Stato e non viene utilizzato né per aumentare le prestazioni, né per ridurre il costo del lavoro, né per finanziare azioni e progetti volti ad accrescere la sicurezza sui luoghi di lavoro. Così, nonostante la diminuzione degli infortuni testimoniata dal rapporto dell’Inail e nonostante la situazione gestionale ampiamente positiva, i nostri imprenditori continuano ad avere il costo assicurativo più alto rispetto agli altri settori economici”.
Tuttavia la principale risorsa contro la crisi, secondo Paola Mela, è insita nel dna dell’imprenditore bastiolo: “L’operatore della piccola e della microimpresa artigiana ha dentro un innato spirito imprenditoriale che gli consente di barcamenarsi, reinventarsi se necessario, e superare brillantemente i momenti di difficoltà. Anche questa volta saprà cavarsela”.
(1/continua)
Inizia con questo articolo unindagine sullo stato di salute dell’economia di Bastia Umbra, uno dei centri più dinamici della nostra regione. L’obiettivo è quello di verificare le ricadute occupazionali sul territorio determinate dalla crisi globale in corso. Oggi ci occupiamo degli artigiani.
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