Da giovedì 24 aprile al primo maggio torna all’Umbriafiere di Bastia la grande rassegna “Amab“ in un’edizione speciale
50 ANNI DI BELLEZZA Riflettori su dipinti, sculture, arazzi, stampe e oggetti d’arredo fino a opere contemporanee Gli eventi collaterali
BASTIA Torna, a Umbriafiere, da giovedì 24 aprile al primo maggio, “AMAB – Assisi Mostra Arte Antiquariato Bastia Umbra“, la più ampia rassegna d’arte nel cuore dell’Italia. Segnando un traguardo storico: compie 50 anni e festeggia lo storico traguardo con un’edizione speciale per celebrare la bellezza in ogni sua declinazione, dal passato al presente, coprendo un arco temporale che va dal Duecento ai giorni nostri. Dipinti, sculture, arazzi, stampe e oggetti d’arredo di alto antiquariato daranno vita alla 50ª edizione insieme a importanti opere d’arte moderna e contemporanea, passando per la gioielleria,la grafica, il design. Con un intento di rimodellare il mercato dell’arte e unisce le generazioni,
con un’attenzione sempre maggiore ad un pubblico giovane e dinamico. «Amab nasce nel 1973 ad Assisi come mostra di antiquariato, ma a causa della pandemia è stata ferma per tre edizioni –spiega il direttore Emo Antinori Petrini –. Nel 2023, con la ‘Società Eventi Arte’, ho voluto fortemente rilanciare questa importante manifestazione insieme a mio figlio Leonardo, vicepresidente. L’obiettivo è quello di dare nuovo slancio alla mostra antiquaria di Assisi coniugando l’amore per l’antichità – da sempre insito nella mia famiglia poiché mio padre era un noto antiquario – con la mia passione per l’arte contemporanea ed il design. L’idea di fondo è quella di rendere viva l’arte antica facendola dialogare con quella moderna e contemporanea, con le sue più attuali declinazioni e con la tecnologia».Alla presidenza di Amab sempre Andrea Tattini, che conferma l’obiettivo di «far diventare la mostra un punto di riferimento del bello in Italia». Previsti anche eventi collaterali di grande appeal, con ospiti di fama internazionale: l’architetto Mario Botta, il designer di gioielli Giovanni Raspini, il presidente della Fondazione Burri, Bruno Corà; Arianna Bettarelli e Marco Tonelli della Fondazione Beverly Pepper, lo scrittore e critico d’arte Massimo Mattioli, gli sceneggiatori e registi Marco Martani, premio David di Donatello, e Simone Aleandri, tra i 5 finalisti ai Nastri d’Argento 2025 (sezione documentari). Attesa per la performance live di Made514 (Alberto Capozzi, tra i più celebri urban artist al mondo.i. La direzione artistica per l’arte contemporanea è affidata a Rita Rocconi.
Maurizio Baglioni
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