Gli standisti dovranno sborsare 181 euro per i diritti musicali. Operatori all’attacco: “Tassa già pagata”
BASTIA UMBRA Controlli Siae a Expocasa e multe agli standisti. Sono allibiti e soprattutto arrabbiati molti imprenditori che in questi giorni sono presenti con i propri prodotti alla grande mostra mercato di Bastia Umbra per aver dovuto pagare una sanzione di 181 euro,comprensiva di Iva e diritti di segreteria. Nei giorni scorsi un funzionario della Siae di Santa Maria degli Angeli si è presentato all’interno dei padiglioni alla ricerca di monitor o radio che trasmettessero video e soprattutto musica all’interno degli stand, con l’obiettivo di verificare se fossero in regola conil pagamento dei diritti di autore.
A finire nel mirino tutte quelle aziende che proiettavano filmati dei loro prodotti, anche se realizzati con immagini dell’azienda stessa, ma con l’aggiunta di sottofondi musicali.Multa anche per chi trasmetteva dvd promozionali, per i quali già viene pagata la Siae dalla casa produttrice.
Racconta uno standista: “Ho pagato già settemila euro per gli spazi, sono sei anniche vengo a Expocasa, giro sempre per le fiere ma nessuno mi ha mai detto di pagare i diritti Siae. Uno fa tanto per fronteggiare la crisi, poi ci vengono a tassare qui per la musica. Ho pagato subito 181 euro,in pratica sono 20 euro al giorno (per nove giorni) di diritti d’autore”. Nel regolamento di Expocasa c’è comunque un paragrafo dove si dice di dover pagare i diritti d’autore, qualora fosse necessario.Qualcuno storce il naso, sostenendo che “potevano dircelo prima”, altri invece si chiedono come mai se già pagano il diritto Siae per il negozio, devono pagarlo anche quando vanno in fiera.“Abbiamo mandato un dvd della casa costruttrice del nostro prodotto – racconta un altro‘multato’ – che già ci paga i diritti d’autore. Ora la Siae locale ci chiede di pagarci sopra altri 150 euro. Ci sembra una doppia tassazione, soprattutto inutile”. Girando per gli stand i malumori crescono:“Siamo qui per promuovere i nostri prodotti, c’è la crisi economica,questo ci sembra proprio un accanimento”.Insomma non c’è proprio pace per gli espositori che si battono per restare sul mercato,cercando soprattutto di fare affari e rilanciare l’economia.Progetti in questo caso frenati da una sorpresa brutta e inaspettata.
Simona Fuso