Manette ai polsi di un albanese che aveva tentato un altro colpo nella zona di Costano
Inseguimento rocambolesco. Recuperati centomila euro di refurtiva
BASTIA UMBRA – Venti carabinieri,una decina di pattuglie posizionate nei principali snodi viari e l’attenzione di un cittadino di Costano, che non ha esitato a segnalare ciò che gli pareva sospetto sono la “basi” che hanno consentito alla compagnia di Assisi guidata dal capitano Andrea Pagliaro di assestare un deciso colpo alla malavita che negli ultimi mesi ha dominato la cronaca locale e non solo con una serie di furti e rapine in villa. Le manette sono scattate ai polsi un albanese irregolare, R.A. di 28 anni, pregiudicato e ora rinchiuso nel carcere di Capanne,che dovrà rispondere di furto in abitazione, furto aggravato di autovettura, ricettazione, reingresso illegale nel territorio italiano e porto di armi od oggetti atti ad offendere. La refurtiva recuperata ha invece, secondo le prime stime, un valore di circa centomila euro. L’imponente servizio che ha condotto alla cattura di R.A. è stato messo in atto proprio per contrastare i casi di assalti a ville isolate;fondamentale è stato anche l’aiuto di un cittadino al 112 per segnalare un tentativo di furto in atto a Costano, frazione di Bastia Umbra: i militari hanno allora “cinturato” la zona, intercettando una Volkswagen Passat grigia, rubata a Spina lo scorso ottobre, con tre persone a bordo che alla vista delle “gazzelle”hanno abbandonato il veicolo e si sono dati alla fuga a piedi. La conseguente battuta di ricerca ha permesso di rintracciare il ventottenne albanese poco dopo che questi aveva rubato un furgone nella zona industriale di Santa Maria degli Angeli:l’uomo ha tentato nuovamente la fuga,ma i carabinieri lo hanno braccato e a bloccato dopo un rocambolesco inseguimento a piedi. Ingente la refurtiva sequestrata nel furgone, oltre 500 monili di oro (contenuti in cinque federe di colore diverso,probabilmente una per ogni casa)e numerosi orologi di varie marche e modello, per un valore che secondo una prima stima potrebbe aggirarsi anche sui centomila euro. Nel furgone, gli uomini dell’Arma – che ora continuano le indagini per catturare gli altri due fuggitivi – hanno anche trovato il kit del perfetto ladro: tra mazze, spranghe di ferro,cacciavite, altri arnesi da scasso e guanti da lavoro, un uncino di ferro per l’apertura, attraverso il foro praticato nel legno,degli infissi oltre a un trapano a mano simile a quello usato per la rapina a Brufa avvenuta poche settimane fa; anche la Passat, peraltro, era già stata segnalata nel pomeriggio di sabato nel territorio del Trasimeno, e dalle prime indagini non si esclude che possa essere stata utilizzata per alcuni furti commessi nella frazione di Castel Rigone e nel comune di Passignano.
Flavia Pagliochini-Sara Minciaroni
Perchè in Italia, se le forze dell’ordine vedono persone che non fanno nulla e che danno sospetti, non li bloccano e chiedono loro dove lavorano? Dove vivono e con chi vivono? Senza adeguate risposte, come accade in altri paesi, si rimandano a casa loro, non con il foglio di via, ma spediti direttamente per posta celere.