Bastia

Arredo urbano, interviene Confcommercio

Il delegato al centro storico Leoni: “L’Amministrazione ascolti operatori e cittadini”
di MATTEO BORRELLI
ASSISI – Gli stipiti delle porte dei negozi di Assisi, utilizzati dai commercianti per esporre le merci, tornano nuovamente ad essere motivo di discussione visto che si è tornato a parlare di nuovo Piano dell’arredo urbano. Questa volta a scendere in campo è direttamente la Confcommercio di Assisi che chiede alla giunta comunale di condividere con gli operatori del settore il nuovo Piano. “L’Ascom del Comune di Assisi e gli operatori del centro storico vedono con favore ogni intervento finalizzato a migliorare il volto della città, la qualità della vita dei cittadini e dei turisti – dichiara Stefano Leoni, delegato Confcommercio per il centro storico -. Un nuovo Piano per l’arredo urbano, però, non può uscire dal cassetto dell’amministrazione senza essere stato soggetto alla larga partecipazione dei cittadini, delle categorie e delle associazioni”. Leoni, inoltre, si dice meravigliato che in una fase di grave difficoltà per gli operatori, una delle priorità dell’amministrazione fosse quella di regolamentare le “spallette” dei commercianti (che sono proprietari privati), imponendo nuovi balzelli o ammende a chi già fatica a far quadrare i conti in questa fase di recessione. “Molte attività, sono 1200, proprio per le caratteristiche dei locali, sarebbero danneggiate – conclude Leoni – in maniera gravissima da eventuali provvedimenti restrittivi”.

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