Bastia

Aristei lascia il partito Questo pomeriggio spiegherà i perché

Aristei lascia il partito, Questo pomeriggio spiegherà i perché: La comunicazione per lettera alla segreteria regionale dei Ds.


BASTIA UMBRA – Dopo le parole i fatti. Rossella Aristei ha messo nero su bianco la volontà di lasciare il partito di cui è stata, fino alla notte dei lunghi coltelli, la segreteria. E così ieri mattina ha preso carta e penna per comunicare alla segreteria regionale dei Democratici di sinistra le sue intenzioni. Un “compagni addio” che Aristei spiegherà oggi pomeriggio in una conferenza stampa convocata per le 15 all’Hotel Cristallo. Sarà soltanto l’occasione per vuotare il sacco e raccontare la lunga guerra che ha portato la Quercia a scegliere come candidato sindaco da offrire alla coalizione, Francesco Lombardi? O ci sarà dell’altro? Per esempio Rosella Aristei annuncerà la volontà di correre con una lista civica? Ipotesi. Che animano il dibattito politico in città. Certo l’uscita di scena della Aristei, apre scenari inediti dentro al partito che perde la segretaria. Per esempio quella di una guida che non potrà essere legittimata da un congresso straordinario vista l’imminente scadenza elettorale. E quindi è logico che si andrà verso una reggenza. Forse verso una segreteria ristretta di alcuni saggi che potrebbero traghettare i Democratici di sinistra all’approdo elettorale in attesa di un congresso.
Intanto, dopo la scelta di Lombardi, si rimettono in moto le trattative per dare una leadership alla coalizione. Che, al momento, non è un Ulivo allargato, ma un accordo a quattro tra Ds, Sdi, Prc e Pdci. Una coalizione che, per il lungo empasse dentro alla Quercia, non ha mai affrontato il tema dei nomi. Che mentre tra i Ds dividevano, da altre parti, servivano per dare indicazioni precise. Come ha fatto, per esempio, Rifondazione Comunista, pronta a mettere sul tavolo della coalizione, il nome di Luigino Ciotti. Il nodo degli accordi verrà riallacciato già prima di Pasqua. E, a proposito di nodi, c’è da sciogliere quello dell’accordo con la Margherita uscita dal tavolo del centrosinistra già sotto Natale. Toccherà ai Ds riaprire il dialogo e riannodare i fili di un confronto rimasto sospeso. Forse, dentro all’uovo di Pasqua spunterà una soluzione. Con chi è rimasto alla finestra che porterà all’attenzione della Quercia tutti i dubbi nati tra gli alleati in oltre un mese di scontro interno ai Ds con toni anche feroci.
L.Ben.


 

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