Il clima politico sempre più rovente
BASTIA UMBRA – L’Aristei si difende dalle accuse che giudicano il suo apparentamento con il centrodestra come un tradimento, per giunta tinto di vendetta: “In replica ai commenti del coordinatore piddino Roberto Capocchia ci sono già stati i primi risultati elettorali, segno evidente del fatto che i cittadini bastioli sono stanchi di amministratori che sventolano la bandiera della sinistra, ma ne hanno dimenticato i valori. La città vuole tornare a essere libera dal mercato degli affari e della politica, gestito dai soliti noti: burattinai e pupari. Gli elettori hanno già scelto, e sceglieranno ancora domenica 21 e lunedì 22 giugno, un nuovo modo di fare politica, che, a prescindere dalle bandiere, sia trasparente. Obiettivo che ho sempre seguito con coerenza e che continuo a rappresentare”. Una visione simile, anche se non completata dall’apparentamento, la offre Luigino Ciotti, capolista di Sinistra per Bastia: “La voglia di cambiamento si è tradotta nelle preferenze raccolte dal centrodestra, che si sono sommate a discapito delle Liste Civiche e di Sinistra per Bastia. Eppure noi abbiamo compreso la forte volontà di cambiamento; in questi anni, le nostre azioni politiche sono andate in questa direzione, pur essendo state inascoltate da chi ha governato la città, in particolare dal Partito democratico. Ora che c’è il ballottaggio, Sinistra per Bastia, per il nome e per la storia politica che ha, non può condividere la scelta fatta dall’Aristei, pur lasciando liberi i nostri elettori, dal momento che ci siamo presentati e dichiarati alternativi sia agli uni, che agli altri”.
Stefano Ansideri, candidato sindaco del centrodestra, non entra nel merito dei commenti dell’apparentamento, ma puntualizza alcuni punti del suo progetto programmatico, criticati da Capocchia e Pietro Caimmi, segretario dell’Idv di Bastia Umbra: “Certe affermazioni non possono che destare ilarità, tanto sono dimostrazioni della mistificazione quale arma politica. Il fatto è che i nostri competitori, in seguito a una bocciatura ancora non digerita, trovano difficoltà a riproporre i propri progetti amministrativi, che, tra l’altro, non sono stati in grado di concretizzare in decenni di governo. I cittadini della Bastia attuale sono cresciuti culturalmente e non meritano più amministratori che cercano di mantenere consenso demonizzando gli avversari. Una possibile collaborazione tra la coalizione di centrodestra e i sostenitori dell’Aristei garantisce la ricerca di soluzioni politiche di ampia veduta e basata su professionalità e nuove idee”.
Alberta Gattucci
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