Ballottaggio In vista del voto di domenica Pdl e Lista civica chiariscono: “Vogliamo soltanto un cambiamento per il bene della città”
I candidati apparentati respingono le accuse del centrosinistra su presunti “scambi di favori”
di MATTEO BORRELLI
BASTIA UMBRA-Le critiche del centrosinistra, segnatamente di Sinistra per Bastia e dell’Italia dei valori, all’apparentamento tra Rosella Aristei delle liste civiche e il candidato del Pdl, Stefano Ansideri, in vista del ballottaggio ha provocato la replica immediata dei due esponenti politici.
Le critiche rivolte dal centro-sinistra riguardavano soprattutto un presunto scambio di favori e un “vendersi” dell’Aristei al centrodestra in cambio di “poltrone”.
Il motivo della scelta dell’apparentamento, invece, è dovuto soprattutto al desiderio di cambiamento che la lista Aristei aveva più volte voluto sottolineare con la sua candidatura.
“Non ho alcuna intenzione di difendere Rosella Aristei, sa benissimo farlo da sola,ma leggere le dichiarazioni di Capocchia e Caimmi – afferma Ansideri – circa i contenuti del mio programma elettorale, non può che destare sorpresa ed ilarità, tanto sono l’incompetenza e la fantasia messe al servizio della mistificazione da usare come arma politica.
“Il fatto vero ed inconfutabile – dice ancora – è che i nostri competitori, difronte aduna situazione non ancora digerita, quale quella della bocciatura da parte della consistente maggioranza dei cittadini che si è e espressa il 6 e 7 giugno, trovando difficoltà a sostenere la riproposizione dei propri progetti amministrativi, che non hanno saputo concretizzare in decenni di governo della città, rimangono smarriti di fronte a nuove ipotesi di intervento, volte sempre e comunque al soddisfacimento delle necessità della popolazione”. “I cittadini di Bastia-concludono – sono cresciuti culturalmente e non meritano più amministratori, o loro fiancheggiatori, che cercano di mantenere consenso demonizzando gli avversari facendo leva su questioni delle quali non hanno coscienza e conoscenza”.
“Chi ha bisogno di poltrone – replica Aristei all’Italia dei valori – si vende al miglior offerente, anche con nove voti. Io ho scelto di andare avanti per la strada della coerenza fino in fondo. Il candidato del Pd, Antonio Criscuolo, mi ha fatto offerte allettanti ma io ho rifiutato perché non sono in vendita. La mia coerenza – continua Aristei – parte dalle battaglie in consiglio comunale contro cinque anni di malgoverno della città. Come lista civica al ballottaggio non posso e non voglio appoggiare chi rappresenta la continuità ma ho deciso di scegliere un cambiamento e di far rinascere Bastia”.
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