Bastia

Area Franchi, pronti al via

Paim-FranchiBastia, ad agosto i lavori In Consiglio i casali “storici”

Il progetto Su dieci ettari di terreno sono previste strutture di edilizia in social housing, a carattere commerciale e il sottopasso di via Firenze

di LUCIO FONTANA
BASTIA UMBRA – Area Franchi, più di qualcosa si muove. Ricordate il via libera bipartisan del consiglio comunale al progetto di urbanizzazione di una delle aree (dieci ettari) più importanti e strategiche della città? Bene, da allora passi avanti ne sono stati fatti e stando alle ultime informazioni, l’assessorato all’Urbanistica starebbe sbrigando le ultime pratiche amministrative in modo da arrivare nel più breve tempo possibile a firmare la convenzione tra Comune e proprietari dell’area.
Della questione si è discusso nella riunione di maggioranza svoltasi lunedì sera e stando ad alcune indiscrezioni, l’assessore all’Urbanistica, Francesco Fratellini, avrebbe espresso un cauto ottimismo sull’inizio del primo stralcio dei lavori: se non ci dovessero essere intoppi, i primi paletti sull’area potrebbero essere piazzati nel mese di agosto. Va ricordato che il progetto a cui è stato dato il via libera prevede, sull’area in questione, la costruzione del sottopasso di via Firenze, alcune costruzione edilizie in social housing e una parte delle costruzioni adibita a servizi commerciali. Questo il quadro della situazione,che per l’importanza che riveste vale la pena seguire accuratamente. Altra partita, invece, quella che riguarda i cosiddetti casali di valore storico. Sul dossier, anticipato dal Giornale dell’Umbria, da diverse settimane lavorano i consiglieri di maggioranza Stangoni e Degli Esposti. Ora la pratica è stata conclusa e la prossima settimana approderà in consiglio comunale per essere approvata. Nel dettaglio, la situazione è la seguente: sul suolo comunale sono stati recensiti, attraverso delle particolareggiate schede tecniche, dei casali rurali che potrebbero avere la qualifica di patrimonio storico e che per questo motivo andrebbero di fatto tutelati. Ma c’è di più: con l’eventuale assegnazione della qualifica, il proprietario dell’edificio potrebbe cambiarne la destinazione d’uso in altra categoria, eccetto quella commerciale. In poche parole, le strutture a tutela storica potrebbero essere trasformate in vere e proprie strutture ricettive di carattere turistico.
Ora, come detto, l’atto arriverà in consiglio comunale la prossima settimana e si capirà quante saranno le strutture che potranno fregiarsi della qualifica. Le strutture recensite che potrebbero vedersi assegnata la qualifica sarebbero all’incirca una trentina. Tutte passeranno l’esame dell’aula consiliare? Ad occhio e croce la prossima settimana il via libera potrebbe esserci solo per quindici. Questo il quadro della situazione. A cui va aggiunta una nota: nel corso di una riunione di maggioranza, il sindaco Ansideri non ha sciolto la riserva circa la sua possibile ricandidatura in vista delle elezioni del prossimo anno. Ma in molti, nel Pdl, la considerano di fatto una pura formalità. Ansideri sarà di nuovo in campo.

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