BASTIA UMBRA –PIÙ VOLTE si è parlato del piano urbanistico dell’area Franchi. Il piano è stato impostato dall’amministrazione di centrosinistra, guidata dal sindaco Lombardi, e rimodulato dal centrodestra a guida del sindaco Stefano Ansideri. Il piano di iniziativa mista è stato approvato tre anni fa, ma è fermo al palo. Non è una novità; anche il piano di recupero dell’area ex mattatoio tarda a partire. In questo caso, però, sembra prevalere lo scarso interesse del mercato immobiliare, mentre il ‘Franchi’ è fermo per motivi ambientali. La questione è stata discussa anche nel Consiglio di mercoledì. Sentiamo il vicesindaco Francesco Fratellini: «Il fatto che sia stata convocata un’altra conferenza dei servizi sembra aver messo in allarme le opposizioni, perché si parla di indagini del sottosuolo. In realtà è stata convocata dalla Regione per correggere l’indicazione cartacea del sito, errata, ma i rilievi tecnici finora effettuati sono validi e hanno trovato un solo punto inquinato di quantità modesta, tanto che la terra da estrarre è pari a 500 metri cubi». Legato a questo piano c’è anche la realizzazione del sottopasso ferroviario su via Firenze. Questa è ancora una priorità per l’amministrazione Ansideri? «Senz’altro sì. I tempi lunghi – conclude Fratellini – sono dovuti solo alla complessità dei problemi». m.s.
I tempi non sono lunghi, ma sono eterni. La viabilità a Bastia è da terzo mondo, una strada principale che attraversa la città ed è bloccata da un passaggio a livello prima e per poi terminare su di un ponte con un semaforo “eterno”. Sono decenni che non si è voluto risolvere il problema traffico, ad iniziare dalla rivierasca, la quale doveva bypasssare tutto il centro, Bastiola compresa, mentre ci ritroviamo con code interminabili al semaforo e strade piene di insidie. Domanda: perchè non eliminare il traffico (auto e pulman) dirette ad Assisi, obbligando fin dalla superstrada ad uscire a Santa Maria degli Angeli, dove la viabilità è stata notevolmente resa più snella con opere che Bastia se le sogna.