Bastia

Area «ex Pic», adesso la questione approda in Consiglio

VERSO LA SOLUZIONE DEL CASO DOPO GLI IMPEDIMENTI DELLA SOPRINTENDENZA
BASTIA – TRA LE AREE di recupero del centro urbano c’è la «ex Pic», a sud dello stabilimento Petrini e a ridosso della SS 75 Centrale umbra e di Umbriafiere. Negli ultimi anni, la fascia di terreno compresa tra la superstrada e la strada ‘rivierasca’ è stata utilizzata per le esigenze espositive della fiera Agriumbria (che anche quest’anno ha registrato il tutto esaurito degli spazi espositivi) dimostrando il valore strategico dell’area.
Il piano urbanistico, proposto dalla Società Coop Centro Italia proprietaria del terreno, è passato all’esame del Comune, ma non della Soprintendenza per i beni culturali che ha sollevato alcuni rilievi bloccando l’iter della pratica per 5 mesi. Sulla strada rivierasca, che costeggia il fiume Chiascio, è prevista una rotatoria stradale che è contestata dalla Soprintendenza perché all’interno della fascia di rispetto di 30 metri dal fiume.
L’AMMINISTRAZIONE Ansideri ha rinunciato alla rotatoria pur rilevando che la strada, preesistente, è nella stessa condizione della rotatoria. Inoltre, la Soprintendenza ha chiesto di allontanare dal fiume il fabbricato previsto dalla Coop che sarà spostato di 7 metri. Una distanza irrilevante dal punto di vista paesaggistico, ma sufficiente ad ottenere l’ok dal ministero dei beni culturali.
La Soprintendenza umbra ha una tradizione di rapporti problematici con Bastia. Venti anni fa, allora con serie motivazioni, cercò di tutelare senza successo la storica facciata dell’ex conservificio Lolli, che fu comunque demolita; le impuntature di oggi, invece, appaiono difficilmente condivisibili.
m.s.

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