Bastia

«Area ex Deltafina manca la volontà politica»

Finita l’occupazione del Consiglio. La Cdl annuncia una petizione contro la giunta


Roldano Boccali


BASTIA UMBRA – “Con l’occupazione del Consiglio comunale, siamo riusciti a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione della variante al progetto originale dell’area ex Deltafina”. E’ quanto affermano i rappresentanti della Cdl durante la conferenza stampa di ieri che ha posto fine all’occupazione.
Per l’occasione sono intervenuti esponenti di tutte le forze politiche del centrodestra, le liste civiche e c’è stata anche l’adesione del rappresentante del nuovo Psi, assente solo per motivi di lavoro. Un segnale molto importante per la città è stata anche la presenza di Luigino Ciotti di Rc che, pur nella diversa posizione politica, ha dichiarato di condividere la protesta. Intanto il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio Masci, annuncia che nei prossimi giorni le forze politiche di centrodestra inviteranno tutti i partiti politici, le associazioni e i cittadini a partecipare ad una riunione in cui si parlerà della costituzione del comitato cittadino aperto a tutti. Si dovranno così raccogliere le firme per convincere l’Amministrazione a non abbandonare il progetto del polo scolastico all’interno dell’area Deltafina.
“Sono convinto – afferma Masci -che questo è ciò che serve alla città ed è ciò che vogliono i cittadini.
Accampare la scusa del mancato finanziamento da parte della Provincia, rappresenta un modo banale per giustificare l’abbandono del progetto che è motivato forse da altri interessi che non sono quelli della città. Bisogna avere la volontà politica chiara e forte per ottenere i finanziamenti dagli enti sovracomunali, certo, se le vere intenzioni sono diverse da quelle che si dichiarano, si chiede ciò che spetta alla nostra realtà locale in maniera blanda , nella speranza di un rifiuto che possa giustificare altre scelte. Ricordo – prosegue lo stesso Masci – che la realizzazione delle scuole elementari e di quelle medie inferiori è di competenza comunale. Da parte nostra, se fossimo stati noi ad amministrare, i fondi per la scuola li avremmo trovati, anche attingendo al patrimonio comunale, magari vendendo gli edifici scolastici da mettere a norma con ingenti spese e con i soldi incassati e risparmiati avremmo già realizzato un polo scolastico, razionale, a norma ed in una zona che da sempre ha quella vocazione vista la presenza di impianti sportivi che andavano potenziati”.
Per fare questo però, conclude Masci “serve una volontà politica che certo non può avere chi, prima di fare l’amministratore pubblico, ha ricoperto cariche importanti in società che hanno effettuato grosse operazioni patrimoniali in quell’area”.

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