Bastia

Anziani, Sos strutture

DOPO IL BLITZ 
L’intervento dei carabinieri ha messo a nudo tutti i disagi

Passeri (Pd): «Vera emergenza»
 
di MASSIMO STANGONI
— ASSISI —
UNA CASA di riposo ‘abusiva’ evoca scenari inquietanti, ma non la situazione scoperta l’altro ieri dai carabinieri. In un appartamento nel quartiere di Borgo I Maggio vivevano sei anziani, alcuni non autosufficienti, assistiti da due donne, madre e figlia coadiuvata dalla nonna. Sorpresi anche gli investigatori di trovarsi di fronte ad una situazione quasi di ‘eccellenza’, pur fuorilegge, tanto che una delle ospiti, ultracentenaria assisiate di ben 103 anni ha rifiutato di essere trasferita altrove, perché avrebbe detto alle assistenti sociali: «Da qui non mi muovo, mi trovo molto bene».


I RESPONSABILI della politica si interrogano sulla situazione degli ultrasettantenni molti non autosufficienti che necessitano di assistenza. Tra i primi il capogruppo del Pd di Assisi Claudio Passeri che la definisce un’emergenza: «Sono due anni che chiedo al Comune di Assisi, ma anche agli altri enti del comprensorio di attivarsi».
Quali le possibili soluzioni?
«Un tavolo di concertazione — risponde Passeri — tra i Comuni e la Regione». Analogo il pensiero dell’assessore ai servizi sociali di Bastia, Nadia Cesaretti, che per prima è intervenuta nel caso di Borgo I Maggio per competenza territoriale. «Una riflessione che abbiamo fatto nella riunione di ieri in giunta — spiega — con l’intenzione di preparare un progetto che coinvolga i privati».
E Assisi?
«Noi abbiamo la Casa di riposo Andrea Rossi, con 50 posti disponibili — sottolinea il sindaco Claudio Ricci — Ma non basta. La stiamo ristrutturando e migliorando; inoltre lavoriamo ad un progetto per una casa ‘diurna’ dove l’anziano possa vivere e socializzare di giorno per rientrare la sera in famiglia. Nel ‘sociale’ Assisi è il secondo Comune umbro per servizi e il mio predecessore Bartolini istituì l’integrazione alla pensione minima per gli ultra75enni, che noi abbiamo mantenuto».

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