Bastia

Antonini verso Bastia


Cristofani saluta tutti


PERUGIA – Deruta è una piazza particolare e il futuro della società azzurra per la stagione 2009-2010 è ancora tutto da scrivere e decifrare. Fermo restando che la squadra è in piena corsa per un posto nei play off, nella “stanza dei bottoni” azzurra si annunciano cambiamenti. Il presidente Alessandro Antonini, malgrado abbia ritirato una ventina di giorni fa le proprie dimissioni, a fine giugno chiuderà il suo rapporto con la società. Certe frizioni non possono essere cancellate in un attimo, certe fratture sono state solo sanate parzialmente e alla chiusura del campionato, magari con la conquista del quinto posto in griglia play off, Antonini cambierà aria. E’ proprio così dato che il presidente andrà a fare il dirigente altrove. Due le piste possibili: Ponte San Giovanni e Bastia. Alla Pontevecchio, squalifica di Gianni Monsignori a parte, la presenza di Alessandro Antonini sarebbe gradita a più di un dirigente. Incarico tutto da definire. La presidenza è un’idea possibile anche perché Gianni Monsignori deve scontare una lunga squalifica, ma è altrettanto probabile che Antonini possa ricoprire l’incarico di amministratore delegato o vice presidente esecutivo. Difficile che il sodalizio rossoverde affidi ad un “forestiero” la presidenza così, in quattro e quattro otto.


Ipotesi Bastia per Antonini
C’è poi la pista Bastia. In casa biancorossa Alessandro Antonini è stato negli anni Ottanta direttore sportivo. Buoni ricordi, stretta amicizia con alcuni dirigenti, e questioni professionali, considerato che Antonini è titolare di un’azienda a Bettona, ma con diversi interessi proprio su Bastia. Ipotesi apertissima, anche perché il presidente Bartolucci spera in un allargamento societario per puntare a vincere il prossimo anno l’Eccellenza.


Il futuro della panchina
Cosa accadrà quindi .a Deruta? Con Antonini altrove, sarà certo l’addio del tecnico Marco Schenardi. I nomi dei papabili sono i soliti noti: Zoran Luzi che piace tantissimo a Marcello Pastorelli, Beruatto e Crivelli graditi al direttore generale Aglini, Claudio Valigi e Marcelo Ze’ Maria, nomi ad effetto che solleticano e non poco la piazza.


La fusione non gradita
Questione tecnica a parte, nella città della maiolica c’è da disegnare tutto il puzzle societario. La fusione con la Grifo Ponte che sarebbe sostenuta dall’amministrazione comunale non trova consensi nei rispettivi direttivi per vecchie ruggini, per un forte campanile, e per questioni lavorative: i big delle rispettive società sono tutti concorrenti nelle rispettive attività professionali. Marcello Pastorelli dovrebbe restare al timone della società consolidando la leadership. “Borsino” in rialzo per il vice presidente Luca Bellucci, nelle ultime settimane costantemente in panchina con la prima squadra, ma non sarebbe da scartare un ritorno del vecchio presidente Bruno Fuccelli, che dovesse rientrare ín campo, avrà un ruolo di primo piano, con una serie di ulteriori stravolgimenti. Servirà trovare gli equilibri giusti, anche perché già ci sono tanti “galli” a cantare in sede in casa azzurra, e prima di rompere i cocci, il consiglio direttivo dovrà fare scelte precise. In stand by la posizione di Lanfranco Chinea, Pastorelli ha lasciato intendere più volte di un cambio del direttore sportivo, che ‘sarebbe però sostenuto dal duo Aglini-Bellucci. Arrone e Gabelletta più vicini
Sempre a riguardo di evoluzioni societarie, Arrone e Gabelletta sono vicine ad un accordo, che sperano Gambino e Carbone possa coinvolgere anche la Nuova Virgilio Maroso per creare la seconda squadra di Terni. Danilo Grechi sarà il direttore sportivo, Santececca quello generale.


Cristofani lascia l’Angelana
Un altro presidente potrebbe passare la mano: Candido Cristofani che potrebbe lasciare l’Angelana. Tutta in alto mare la questione societaria ad Umbertide, dove Patrizi e i suoi collaboratori sono rimasti isolati. Toccherà al sindaco Giulietti trovare il bandolo della matassa, in un “Morandi” sempre più vuoto e per riportare quella coesione sportiva ad Umbertide, con gli sportivi ormai allontanatisi di molto dalla questioni sportive della Tiberis.
G. Zin.

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